1. Cronache di un quartiere particolare - Ep. 1: Luisa, la mogliettina modello


    Data: 03/04/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Jesper25, Fonte: EroticiRacconti

    ... intimo nero. Il contrasto tra la sua pelle (molto chiara) e i vestiti era ovviamente accentuato dall'assenza di colori, e potevo vederla in tutta la sua bellezza. Ancora una volta: non scatti espliciti, ma scatti "erotici", se si parla della sensualità che la donna emanava da ogni poro.
    
    "Sono bellissime, Luisa. È davvero un peccato che tu abbia fatto solo queste"
    
    "Ti ringrazio. Sai, forse non mi dispiacerebbe se tu... se ti va... scattassi qualche altra foto"
    
    "Ma... tuo marito?"
    
    "Beh, non è detto che debba saperlo. Ma non possiamo vederci qui, almeno non per scattare"
    
    "No, no certo. Beh, per un lavoro professionale si dovrebbe affittare un set, ma..."
    
    "Oh, ma non voglio un lavoro professionale. Voglio solo che tu mi faccia qualche scatto, per divertimento. Di entrambi, spero"
    
    "Allora possiamo vederci a casa mia, se ti va"
    
    Ovviamente, Luisa accettò. Cazzo, avevo una specie di appuntamento con la madre di un ragazzino a cui davo ripetizioni. Nonché donna sposata. Nonché cinquantenne.
    
    Il giorno degli scatti arrivò presto. Ero nervoso, e avevo pulito tutta la casa (peraltro un monolocale) con cura maniacale. Non c'era molta scelta: avrei dovuto fotografarla sul mio letto. O così o per terra, del resto.
    
    Il campanello suonò, e io sentii il cuore sprofondarmi in gola. Aprii, quasi tremante.
    
    Luisa salì. Sembrava spavalda, anche se si intuiva un po' di timore anche nei suoi atteggiamenti. Del resto erano almeno venti anni che non posava (venti anni ...
    ... passati sempre e solo con Gioele, a quanto avevo intuito).
    
    La feci accomodare, le feci togliere le scarpe e le spiegai la situazione, ovvero la necessità di scattare le foto sul letto. Specificai, ovviamente, che io sarei rimasto in piedi. Lei sembrò abbastanza tranquilla, da questo punto di vista.
    
    Mi chiese solo: "Possiamo iniziare?"
    
    Alla mia risposta positiva, si tolse la giacca, il maglione e i jeans. Eccola, dunque. Quella donna che per un mese avevo visto nelle vesti di casalinga, madre di famiglia e amante delle tisane ora stava in intimo davanti a me, e sembrava quasi una ragazzina. Scattai qualche foto per iniziare: lei a gambe incrociate sul bordo del letto, lei sdraiata e così via. L'intimo era rosso, in pizzo - per sedurmi? Chissà.
    
    Scattai ancora per un po' foto di questo genere. A un certo punto lei mi diede le spalle, per mostrarmi il culo (un bel culo, ancora abbastanza in tiro) e farselo fotografare. Lo fece con una nonchalance che mi stupì, ma non mi imbarazzò. Anzi, capii che attendeva istruzioni, e che ora stavamo 'giocando'. Per rincarare la dose, lei chiese:
    
    "Ti piace il panorama?"
    
    Sorrisi e feci il vago, ma le chiesi di girarsi di nuovo.
    
    "Andiamo un po' a valorizzare questo lato A" dissi.
    
    Lei strinse le tette tra le mani, attraverso il reggiseno. Niente di troppo esplicito, ma lo era abbastanza per farmi intendere dove si volesse andare a parare.
    
    Scattai un mezzobusto, chiedendole uno sguardo ammiccante. Lei tirò fuori la lingua ...
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