Cronache di un quartiere particolare - Ep. 1: Luisa, la mogliettina modello
Data: 03/04/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Jesper25, Fonte: EroticiRacconti
Il sogno della mia vita era quello di fare il fotografo. Vendevo le mie foto ad alcune riviste - il che, logicamente, significava che dovevo fare altri lavoretti per arrivare a fine mese. Come ogni venticinquenne che si rispetti, mi dedicavo al lavoretto per eccellenza: dare ripetizioni di inglese a dei ragazzi.
La mia storia inizia proprio così: venni contattato da una donna - Luisa - che mi pregò di condurre verso la sufficienza il suo figlio adolescente. Il quartiere in cui vivevano era appena fuori dal centro, facilmente raggiungibile, e non mi feci problemi ad accettare. Così iniziarono i primi incontri, e io ebbi modo, pur non volendo, di farmi le mie idee su quella famiglia e sui loro rapporti col vicinato.
Ho già accennato a Luisa, madre del mio "protetto". Sebbene l'età iniziasse a lasciare i primi segni sul suo corpo, era una donna di bell'aspetto, dai lineamenti dolci. Spesso e volentieri se ne stava in cucina a sorseggiare tisane con altre donne della zona (solitamente madri sulla cinquantina come lei) che venivano a farle visita. Suo marito, Gioele, era un'incognita. Lo vedevo poco, perché lavorava di pomeriggio (solitamente nelle ore in cui io davo ripetizioni al figlio). Mi ero fatto l'idea di un coniuge affettuoso, pur se non troppo presente proprio a causa degli impegni pressanti. Ma il membro della famiglia che più attirava le mie attenzioni era Laura, la sorella maggiore del mio allievo Francesco. Tra i due correvano 5 anni di differenza: se ...
... Francesco ne aveva 14, e iniziava a scoprire il mondo del liceo, Laura ne aveva 19 compiuti da pochissimo. Sarei ipocrita se dicessi che non la ritenevo una ragazza niente male, anzi, una discreta fica. Ovviamente, però, non avevo pressoché mai modo di rapportarmi con lei.
Era passato circa un mese dall'inizio dei miei incontri con Francesco. Con Luisa c'era ora quella confidenza minima per cui, dopo le ripetizioni, mi trattenevo 5-10 minuti a chiacchiera. Non che fossero dialoghi particolarmente pregni di significato, ma andava bene così. Quel giorno, lei mi offrì per la prima volta una delle tisane che solitamente facevano da connettore tra casa loro e la società. Accettai, perché in queste situazioni non sono in grado di opporre un rifiuto pacato. Ci dilungammo un po' con le chiacchiere, e per la prima volta penetrammo dalla sfera dell'ordinario (il meteo, un aneddoto buffo, le feste) in quella privata. Per la prima volta, Luisa mi chiese di me:
"Ma tu cosa fai nella vita? Studi?"
"Ho studiato fotografia, in realtà. Ora vorrei... vivere facendo foto, appunto. Collaboro con qualche rivista"
"Ah, accidenti! Una scelta coraggiosa"
"Non è semplice, in effetti. Però mi piace molto"
"Sai, da giovane ho fatto la modella. Be', oddio, no, non direi proprio così. Ho posato per un paio di set. Ma nulla di particolare"
Per un secondo la mia immaginazione viaggiò più veloce del dovuto. Vidi Luisa, giovane e spensierata, ammiccare a un fotografo misterioso vestita in ...