1. Al bar casablanca


    Data: 02/04/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: OstricaeVino, Fonte: Annunci69

    ... Giorgio, titolare del Bar Casablanca (come quello della canzone di Gaber, che - guarda caso - si chiamava proprio Giorgio...).
    
    Durante una mia visita lampo nel weekend tra le 2 settimane di presenza solitaria di Ostrica mi accomodai “in incognito” a un tavolino poco distante da quello (il migliore) che oramai Giorgio riservava a Ostrica, e mi gustai la scena. Lei, gnocca da urlo di suo, tra costume ridottissimo, copricostume semi-trasparente e sfacciatamente aperto sul suo maestoso décolleté, sandali vertiginosi e pelle ambrata, era semplicemente irresistibile.
    
    Giorgio aveva l’ormone a mille, le ronzava intorno oramai senza alcun ritegno, potevo ascoltare battute sempre più esplicite, favorite dall’atteggiamento di Lei, che - in totale controllo - conduceva il gioco con consumata perizia.
    
    Nell’unica occasione in cui Giorgio si avvicinò a me, lo interpellai “su quella strafiga da paura”, e lui - avvicinandosi al mio orecchio - mi sussurrò che “tempo 2 giorni al massimo e se la sarebbe scopata come una fotocopia”. Capii subito che intendeva “fronte/retro”.
    
    Io, facendogli l’occhiolino e assumendo un atteggiamento di compiaciuta e ammirata solidarietà maschile, gli feci il mio in bocca al lupo, dicendomi certo che lei sarebbe caduta ai suoi piedi.
    
    Non potete immaginare l’espressione di Giorgio quando - quella sera, cinque minuti prima della chiusura - passammo da lui, avvinghiati e complici, e Ostrica mi presentò come l’amore della sua vita. Senza dire una ...
    ... parola, prese 3 birre e si accomodò con noi sul muretto, come svuotato.
    
    Senza troppi giri di parole gli esponemmo la nostra proposta, che lo lasciò inizialmente interdetto. Troppe sorprese in troppo poco tempo per il “povero” Giorgio (un vero e proprio viaggio all’inferno e ritorno) che, ritrovata la parola dopo qualche minuto, chiese solo se io fossi etero o bsx. Alla conferma che io non avevo alcuna mira su di lui, vedemmo una luce birichina accendersi in fondo ai suoi occhi, e senza altri indugi disse di sì.
    
    Ostrica
    
    Tornato a Milano il mio uomo, le mie visite al Casablanca proseguirono, declinai la proposta di Giorgio di incontrarci da soli, e gli chiarii ben bene che il gioco tra noi poteva avvenire solo in presenza di Vino.
    
    Finalmente arrivó il primo dei 15 giorni che avremmo passato insieme.
    
    La sera stessa passeggiammo sul lungomare, abbracciati, ridendo complici, e suscitando come sempre sguardi di ammirazione e desiderio nei maschi presenti (e non solo nei maschi).
    
    Per premiare la pazienza di Giorgio, non appena seduti al solito tavolino, Vino gli mise in mano il telecomando dell'ovetto che mi ero infilata prima di uscire "Sai cos'è questo?" gli chiese ammiccando nella mia direzione. Lui capì al volo (bravo Giorgio!, non ti avevamo sopravvalutato) e di lì a poco cominciò a giocare con me, procurandomi scariche di piacere, mentre preparava drink e li serviva ai tavoli.
    
    Non fu semplice per me trattenere le ondate che premevano dal basso, ma non volevo ...