Al bar casablanca
Data: 02/04/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: OstricaeVino, Fonte: Annunci69
Ostrica
Arrivai finalmente in quel meraviglioso paesino che si affaccia sul mare cristallino dell'Italia centro-meridionale.
Erano anni che trascorrevo qui un paio di settimane da sola, a inizio estate, prima che Lui mi raggiungesse per altri 15 giorni insieme.
Quella volta mi fu affidato un compito particolare: quello di trovare il candidato giusto da reclutare per un MMF che avevamo deciso di regalarci al più presto, e quale terreno più fertile potevamo scegliere, con questi uomini perennemente ingrifati, tipico prototipo del maschio mediterraneo?
Il meccanismo era sempre lo stesso, ben collaudato nel periodo prima di conoscere Vino: per anni ho giocato con gli uomini - nei locali, in discoteca o al ristorante, unica tra le amiche a concludere sempre la serata in modo molto piacevole - se volevo - mixando sapientemente il gioco di sguardi sfuggenti, di fugaci ammiccamenti, di sfioramenti noncuranti nel passare, con poche occhiate più languide e intense, fin quando il prescelto agiva offrendomi da bere, o invitandomi al suo tavolo, o ancora lasciandomi in tasca il proprio numero di telefono.
Ora il gioco era ancora più intrigante, grazie alla consapevolezza di essere "in missione" per soddisfare sì, un mio desiderio, ma anche per permettere a Lui di vedermi all'opera : "ape regina" che sceglie il "fuco".
Ci tenevamo costantemente aggiornati, in lunghissime telefonate notturne nelle quali descrivevo al mio Uomo situazioni e soggetti incontrati, per poi - ...
... insieme - scartarne alcuni e pre-selezionarne altri.
Il cerchio si strinse intorno al gestore di un bar sul lungomare: classico uomo atletico, dal fisico asciutto e l'occhio lungo e malizioso, che mi offriva spesso la seconda birretta. Io passavo di lì ormai ogni sera, tornando dal mare, per sedermi al solito tavolino, sempre più abbronzata,
Ordinavo sempre una birra rossa, gelata, e mi lasciavo accarezzare dalla brezza man mano che il sole rosseggiava scendendo all'orizzonte.
Lui mi svolazzava intorno, ben oltre il metro e 80, coi bicipiti sempre in vista, il grembiule nero strizzato in vita, che anziché nascondere la sua ragguardevole dotazione ne enfatizzava l'esuberanza.
Vino
Era da tempo che con Ostrica se ne parlava: mi avrebbe eccitato tantissimo assistere di persona alla sua raffinata tecnica di seduzione, grazie alla quale aveva “cacciato” per anni, nel corso di leggendarie scorribande che andavano regolarmente a segno con il fortunato prescelto di turno (il quale, illuso, aveva sempre la sensazione di essere lui il cacciatore, quando in realtà era l’ennesima preda in un carniere sempre più nutrito).
Nell’ordine erano stati presi in considerazione, per poi essere scartati: il bagnino (molto figo, ma troppo scontato), il vicino d’ombrellone (interessante, ma troppo innamorato di se stesso), e uno degli addetti del mini market (occhi a cuoricino e patta gonfia, ma decisamente troppo giovane).
Convenimmo che il nostro “bersaglio” sarebbe stato lui, ...