Il padrone 1pt.
Data: 30/03/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Berto747, Fonte: Annunci69
... duri e dritti.
Mugolai e lui, senza smettere, sorrise soddisfatto.
Vedevo nel frattempo il suo cazzo inturgidirsi.
Dopo qualche minuto smise e passò la mano dal mio seno alla mia testa.
Mi prese per i capelli e mi spinse il capo tra le sue gambe.
Sapevo già cosa fare.
Senza neanche che me lo dicesse, avevo già afferrato il cazzo duro con una mano e avevo cominciato a lavorarlo con la lingua, alternando alle leccate delle belle ciucciate.
Mi piaceva sentirlo crescere e pulsare nella mia bocca. Lo succhiavo avidamente come se fosse stato un bel cannolo ripieno di crema calda ed io, quella crema, volevo berla fino all’ultima goccia.
Ad un tratto, bruscamente, tenendomi per i capelli, mi tolse la bocca dal suo pene.
“Sei proprio una troia! Ma non ti ho fatto venire qui per un pompino! Ciuccia e insaliva bene questo!” E mi cacciò il suo dito medio in gola.
Lo leccai e succhiai cospargendolo ben bene di saliva poi, dopo poco, me lo tolse di bocca e mi rispinse la testa verso il suo cazzone, che mi risparì in gola.
Mentre succhiavo il suo pene, cominciò a passarmi il dito bagnato sul mio buchetto, cercando di spingermelo dentro.
Il mio ano cedette senza troppa resistenza e lui iniziò a frugarmi dentro.
Con stupore mi chiese se fossi vergine. Io, smettendo per un attimo di lavorare di lingua, risposi che, dopo quella volta nei cessi pubblici, pensavo avesse capito che mi piace il cazzo.
Mentre mi rispingeva il suo pene in bocca, scoppiò a ...
... ridere alla mia risposta, dicendo: “E brava la mia puttanella!”
Continuai a succhiaglielo per un po’ poi, tirandomi per i capelli, mi staccò dal suo cazzo.
Mi portò in camera e mi fece mettere a quattro zampe sul bordo del letto, dandogli le spalle.
Si inginocchiò dietro di me e mentre mi segava mi lavorava l’ano con la lingua.
Avevo i brividi per il piacere.
Sentivo il mio buchino dilatarsi ad ogni suo tocco e pulsare di voglia.
Poi, improvvisamente, smise.
Prese dal comodino del lubrificante ed un preservativo, lo indossò e tornò dietro di me.
“Alza di più il culo e rilassati.”
Eseguii pieno di lussuria, eccitazione e paura. Mi unse per bene il culetto e il suo cazzo.
Appoggiò la cappella gonfia e paonazza al mio ano e spinse.
Una fitta di dolore mi pervase. Un lamento strozzato uscì dalla mia bocca e istintivamente scattai in avanti ma lui, prendendomi per le spalle, mi bloccò e mi tirò verso di sé.
“Beh? Cos’è? Non penserai mica di cavartela con una pompa, eh?”
Spinse di nuovo e il mio buchino cedette, facendomi male, mentre lo ciucciavo mi ero accorto delle sue dimensioni, ma averlo dentro mi resi conto che era veramente enorme.
“La cappella è dentro. Ora abituati che poi arriva il resto.”
Rimanemmo fermi così per un po’ poi mi premette il cazzo più in profondità.
Un’altra fitta “Siamo appena all’inizio… Abituati.”
Ci rifermammo così per almeno un minuto.
Poi me lo cacciò tutto dentro con un gemito, bloccandosi ancora ...