Il padrone 1pt.
Data: 30/03/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Berto747, Fonte: Annunci69
... spingendomi di lato, uscì dal bagno e, dicendomi solo un “Alla prossima!”, mi lasciò solo.
Rimasi per un po’ in ginocchio in mezzo alle pozze di piscio, come stordito. Poi mi alzai, andai verso i lavandini per pulirmi dal più grosso.
Mi guardai nello specchio lercio: gli occhiali sbilenchi, ero spettinato e il mio viso era una maschera di bava, sperma e urina.
Lo spettacolo della mia abiezione mi accese ancora più di eccitazione: mi tirai fuori il cazzo e, non preoccupandomi neppure di eventuali fruitori del cesso pubblico, iniziai a segarmi, sborrando quasi subito.
Mi pulii alla bell’e meglio, prendere un altro autobus in quello stato era fuori discussione, andare all’appuntamento che avevo in programma in centro, ancora di più.
Mi incamminai e tornai a casa a piedi.
Arrivato misi a lavare i miei vestiti e io mi misi sotto la doccia.
Il pensiero di quello che mi era capitato continuava a occuparmi la mente e ad eccitarmi da morire.
Chiusi gli occhi e, ripercorrendo tutto ciò che avevo fatto, mi masturbai di nuovo.
Per qualche giorno, scrutavo assiduamente la finestra del mio dirimpettaio con un misto di paura e voglia fottuta di essere nuovamente usato come la peggiore delle troie. Alla fermata non lo trovai più.
Passò così quasi una settimana, poi, finalmente, lo vidi alla finestra: mi stava aspettando. Mi sorrise e scostandosi appena dal davanzale mi fece vedere il suo pene eretto. Lo indicò col dito e poi mi fece cenno con la mano di ...
... raggiungerlo.
Accennai di sì col capo e in un batter d’occhio ero già fuori casa…
Mi aspettava affacciato alla finestra.
Come fui davanti al cancello, sparì nell’appartamento.
Uno scatto e l’entrata del suo condominio si aprì.
Salii al piano. La sua testa faceva capolino da dietro la porta. Entrai, chiedendo permesso. Lui sorrise, sempre con quel suo viso laido e chiuse l’uscio alle mie spalle.
Era in accappatoio e ciabatte.
Mi fece accomodare in salotto e dopo i convenevoli e una breve presentazione mi disse: “Ci avrei giurato che ci avresti preso gusto… Va’ in bagno; datti una lavata lì sotto e torna qui nudo.”
Già il mio cuore batteva fortissimo e alla parola “nudo” ebbi un sussulto.
“Che c’è? Non ti va? Ci dovevi pensare prima… Cosa credi di essere venuto a fare qui?”
Dopo qualche minuto ero in piedi davanti a lui, senza vestiti e con le mani a coprirmi il cazzo già duro.
Mi squadrò con aria di compiacimento da capo a piedi per un po’. Allargando le gambe fece aprire l’accappatoio, mostrando le sue grosse palle pelose e il pene in semi erezione.
Ridendo disse: “Togli le mani e fammelo vedere… Vieni a sederti qui sul divano vicino a me…”
Ubbidii. Mi mise un braccio attorno e alle spalle e con la mano cominciò a palparmi un seno.
“Mmmhmm… Bello sodo e morbido per essere un maschietto… Uh!, guarda… Hai i capezzoli già turgidi…”
E, avvicinando il viso al mio petto, cominciò a leccarmi e succhiarmi i capezzoli, che diventarono ancora più ...