In crociera, rimorchiata da un professore maturo di colore
Data: 29/03/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LaCavalla, Fonte: Annunci69
... densa e mi piaceva. Lo pulii tutto, fino all’ultima goccia.
Mi buttò di peso sul letto, mi aprì le cosce e si tuffò con la testa in mezzo, cominciò a leccarmi la fica aperta, bagnata e vogliosa di quel maschio, urlai ancora di piacere, non riuscivo proprio a contenermi. Cambiò posizione, ora era disteso anche lui al mio fianco con la testa sempre tra le mie cosce, con la sua lingua che mi stava letteralmente facendo impazzire, sobbalzavo sul letto ad ogni suo affondo al ogni morsetto che dava al mio clitoride gonfio di desiderio. Presi il suo cazzo floscio dopo la venuta e cominciai a mungerlo, non tralasciando mai, di accarezzare le sue grosse palle in un attimo prese nuovamente vigore, a quel punto lo presi in bocca e cominciai a ciucciarlo di nuovo ma non durò molto il mio piacere che Marcel me lo tolse dicendomi che voleva fottermi, non aspettavo altro. Appena si piazzo tra le mie cosce lo presi e lo indirizzai tra le grandi labbra aperte di desiderio, appena la sua grossa cappella gonfia ne fu a contatto, ebbi un brivido di piacere che si trasformò in urla di goduria appena ebbe affondato la sua grossa nerchia dentro di me. Mi possedette con vigore e forza procurandomi un’infinità di orgasmi, i nostri movimenti erano sincronizzati alla perfezione. Poi improvvisamente si sfilò da me, con mia grande delusione, dicendo: ora fammi godere la vista di quel magnifico culone che hai, mi rigirò, mi fece mettere a quattro zampe, si piazzo alle mie spalle e prese a massaggiarmi ...
... la fica, poi cominciò a bagnarmi il buchetto con i miei stessi umori, a dilatarlo e a penetrarlo con le dita, prima una, poi due, poi tre e lo masturbava. Improvvisamente cominciò a far entrare ed uscire le dita dal mio orifizio ormai dilatato sempre con maggiore foga procurandomi dolore, urlai ma lui sembrava non sentirmi, cominciò a palparmi con forza il culo a riempirmi di parolacce, cominciò ad inveire contro di me dandomi della vacca in calore, della puttana, non stavo capendo più niente. Poco dopo smise e cominciò a schiaffeggiarmi con forza la fica, istintivamente strinsi le cosce ma quel porco di Marcel, dopo avermi assestato due forti sculaccioni mi ordinò di allargare le cosce, obbedii senza obiettare. Mi schiaffeggiò ancora la fica prima di cominciare una masturbazione infernale a piena mano che mi fece squirtare come una vacca in calore. Raggiunto il suo scopo si fermò, ma solo perché si stava preparando a completare il suo disegno perverso. Sentii il calore della sua cappella che premeva contro il mio culetto, lo supplicai di non farlo, era troppo grosso ma lui incurante delle mie proteste, mi assestò un altro sculaccione e mi ordinò di stare zitta e mi penetrò con decisione. Mi sentii svenire per il dolore lancinante che però durò solo il tempo della penetrazione e di abituarmi alle sue dimensioni asinine. Mi montò per un tempo che sembrò interminabile facendomi provare sensazioni indescrivibili prima di arrivare al suo orgasmo. I suoi colpi divennero sempre più ...