1. In crociera, rimorchiata da un professore maturo di colore


    Data: 29/03/2020, Categorie: Tradimenti Autore: LaCavalla, Fonte: Annunci69

    Qualche estate fa io e mio marito decidemmo di fare una crociera. Una cosa che era nei miei desideri da tanto tempo ma, per un motivo o per un altro, non era mai stato possibile.
    
    Oltre a divertirmi sulla nave e a visitare bei posti, c’era la voglia di entrambi, di trovare un po’ di svago dopo le tante vicissitudini familiari che ci avevano fisicamente e mentalmente logorato, se pur per un breve periodo della nostra vita. Ora Carlo aveva di nuovo un lavoro stabile e quindi un’entrata certa, per cui prenotammo il nostro viaggio.
    
    Ero una donna di 35 anni. Non più una ragazzina ma, avendo un corpo giunonico, ero più che attraente e sensuale agli occhi dei maschi di una certa età e non da meno dei maschi di colore che hanno sempre mostrato molto esplicitamente di gradire le mie forme, diciamo un po’ abbondanti.
    
    Già la prima sera, mentre sull'apposita bacheca cercavamo le foto che avevamo fatto insieme al capitano, mi sentivo come seguita e spiata da un tizio. I nostri sguardi si incrociarono varie volte. Il suo era uno sguardo libidinoso, il mio di sorpresa e di curiosità. Mi chiedevo: chi è quest’uomo, cosa vuole da me? Dopo aver trovato e prenotato le foto che cercavamo, Carlo volle fermarsi al casinò.
    
    Ci sedemmo e mi girai più volte per vedere se quell’omone dai capelli brizzolati che spiccavano ancora di più sulla sua pelle nera come la pece, elegante e di sicuro abbastanza in là con gli anni, era ancora appresso a noi. Era ancora nel mio raggio visivo e quando i ...
    ... nostri sguardi si incrociarono mi sorrise.
    
    L'indomani mattina, dopo la colazione su in terrazza, andammo in piscina. Il mio sguardo era teso a cercare se quell’uomo fosse ancora nei nostri paraggi, non vedendolo, pensai che magari con tutte le belle donne che c’erano sulla nave avesse rivolto le sue attenzioni verso qualcuna di loro.
    
    Carlo mi disse che dopo il bagno in piscina sarebbe andato a fare l’idromassaggio. Io che non sono una grande estimatrice delle piscine, gli risposi che avrei preso un caffè al bar e poi l’avrei raggiunto. Mentre aspettavo di essere servita al banco, mi sentii dire: ciao, con una cadenza che scoprii dopo essere francese.
    
    Tenendo la voce bassa, gli risposi: non la conosco e nemmeno ho voglia di farlo; e lo invitai a smetterla di seguirmi e spiarmi. Lui incurante delle mie parole: non ti posso offrire il caffè? Che c'è di male?
    
    Ferma sulle mie posizioni ribadii: la smetta prima che se ne accorga mio marito. Lui non rispose nulla, rimase in silenzio.
    
    Lo guardai, era in costume a slip di colore rosso e indossava una camicia di lino bianca. Era alto all’incirca un metro e ottantacinque o novanta, aveva un pizzetto curato e brizzolato come i capelli, il colore della sua pelle scura era esaltato ancora di più da quella camicia chiara tenuta aperta che mi permise di ammirare il suo petto muscoloso e con pochi peli solo nella parte centrale. Era di bell'aspetto e con un fisico molto tonico e curato nonostante non fosse più giovane.
    
    Quel ...
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