Le fisime di lara 1
Data: 26/03/2020,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... intenzione di legarsi a un maschio e poteva cambiare i partner come le aggradava; noi avevamo un rapporto di convivenza che rendeva assurdi i miei discorsi; io avevo già fatto una scelta e non potevo imporre la mia volontà; ero io che diventavo arrogante.
Non la presi neppure in considerazione e annunciai a Mario che mi sarei ritenuta libera di fare il mio comodo finché non avesse fatto un gesto di umiltà e di asservimento totale; mi chiese ironicamente se poteva fare altrettanto; gli risposi piccata che, se trovava qualcosa, poteva anche fare i suoi comodi con un’altra; Luana ancora una volta mi invitò a riflettere che io guadagnavo la metà di Mario, che lui partecipava alle spese di gestione familiare per il settanta per cento ed io sprecavo il mio salario in abbigliamento e cura del corpo.
Le chiesi ancora una vota di farsi gli affari suoi e mi misi in caccia per scopare contro mio marito almeno una volta; era venerdì e sapevo che alcune ragazze andavano la sera in discoteca, mi aggregai a loro; non sapevo, o non volli sapere, che Mario era concupito da quasi tutte le mie compagne di lavoro, che era nel mirino della moglie del proprietario della fabbrica e che gli sarebbe bastato fare un gesto perché Luana per prima gli gettasse le braccia al collo.
Quasi a conferma, parlottò un poco in disparte con Luana e seppi, ma troppo tardi, che aveva concordato di portarla a cena e di andare poi a scopare a casa di lei; mi misi in tiro per la serata, con l’abbigliamento ...
... più sconcio che riuscii a mettere insieme, e andai via con l’auto delle mie amiche; neanche mi accorsi che Mario si era messo altrettanto in tiro, ma per una serata di gran lusso, e che uscì subito dopo di me con la sua auto per andare da Luana.
Allo ‘Sprofondo’, la discoteca frequentata dalle mie amiche, l’atmosfera era decisamente da sballo continuo; bevvi poco o niente e rifiutai l’offerta di strane pasticche; almeno in questo, un poco di buonsenso mi rimaneva; ma mi lasciai strofinare addosso con lussuria molti ragazzi che, con la scusa del ballo, palpavano volentieri le mie forme matronali; quando si fece avanti e mi strinse tra le braccia un biondino assai ben messo fisicamente, mi abbandonai al piacere della lussuria.
Sentii la sua mazza che mi picchiava sulla figa, avvertii la mano che decisamente mi afferrava le natiche e il caldo della sua bocca sulle orecchie; mi eccitai al massimo e cominciai a desiderare di averlo in figa; per precauzione, mi ero portata dei preservativi che tenevo nella pochette adottata per quella sera; quando mi propose di uscire e di prendere un poco d’aria, sapevo perfettamente quello che stavo per fare; era esattamente quello che desideravo.
Mi guidò alla sua auto nel parcheggio, aprì gli sportelli e ci sedemmo sul sedile posteriore; aggredì immediatamente la mia libidine baciandomi con intensità e facendomi ruotare la lingua in tutta la bocca; pensavo a Mario, in quel momento, e ricordavo la sua grande abilità nei preliminari; ...