1. La sala pose 3


    Data: 25/03/2020, Categorie: Tradimenti Autore: seattle21, Fonte: Annunci69

    ... sistema per gestire quel cazzo enorme e, di buon grado, si posizionò sopra di lui.
    
    Intervenne Filippo: "Aspetta un attimo, credo che questo ti possa aiutare". Prese nuovamente il tubetto del lubrificante, se ne riempi il palmo della mano e lo spalmo nella figa di lei, facendo entrare, come al solito, almeno un paio di dita dentro.
    
    Lei gradì il trattamento e lo ringraziò. Si posizionò sopra il cazzo di Michele, che sembrava una bottiglia di due litri di coca cola, e iniziò a scendere lentamente.
    
    Tutti ci aspettavamo che dopo qualche cm si fosse fermata, anche per rifiatare, invece lei scese giù, fino in fondo: si era impalata un cazzo bestiale. Poi, non contenta, cominciò ad andare su e giù, con un buon ritmo.
    
    Dopo quella misura di cazzo, qualsiasi cosa le sarebbe sembrato un'inezia; la figa le si stava allargando a dismisura e, forse per il gel oppure per l’eccitazione, scorreva su quel palo con estrema naturalezza.
    
    Visto che ormai si era abituata alla misura asinina, Michele le fece cambiare posizione e la mise a pecora, per imporre lui il ritmo.
    
    Lei oscenamente aperta non si oppose. Lui la montò senza pietà e, in quella posizione, le smorfie del viso di lei dicevano che stava soffrendo non poco, ma, dopo qualche minuto, il piacere prese il sopravvento e venne un’altra volta, gridando il suo piacere e pronunciando frasi che mai mi sarei sognato le potessero uscire di bocca.
    
    Anche Michele la inondò dentro, con tutto il suo sperma.
    
    Finito si ...
    ... accasciarono nel letto.
    
    Solo Giovanni, tra i miei amici, era rimasto a secco e reclamò dicendo che aveva il cazzo che gli stava esplodendo, e le chiese di praticargli almeno un pompino, giusto per scaricarsi.
    
    Lei gli rispose; “Dai, Giovanni, vieni qui; non è giusto che tu non abbia la tua parte". Così, lui si posizionò vicino al letto e lei cominciò un lento lavoro di bocca. La dotazione di Giovanni era buona, sicuramente più grande della mia, con una cappella molto pronunciata, ma soprattutto era durissimo. Anche Simona se ne rese conto ed esclamò:
    
    "Cazzo... è duro come il marmo". Non so se Giovanni facesse uso di qualche sostanza, ma la rua erezione, per consistenza, era fuori della norma.
    
    Dopo qualche minuto di trattamento della bocca di Simona, le chiese di girarsi, perché desiderava scoparla anche lui e lei, senza nessun problema, acconsenti.
    
    Egli le entro dentro di colpo e cominciò a scoparla, ma, quasi subito, rivolto a Michele, gli disse “Ma qui hai sfondato tutto; lei quasi non mi sente e neanche io.” E lì si udì una risata generale. Giovanni estrasse il suo cazzo ancora di marmo e lo puntò al buco del culo di mia moglie.
    
    Io vidi la mossa ed urlai: “No... lì no!!!”, ma non feci in tempo; lui con un colpo secco, si appropriò del buco più stretto.
    
    Anche Simona non si aspettava d'esser presa in quel buco; lì era vergine, non lo aveva mai preso e l’entrata improvvisa le procurò sicuramente un gran male.
    
    Lei cercò di ribellarsi, ma lui la teneva ben salda sui ...
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