1. Il diario osceno di mia madre


    Data: 23/03/2020, Categorie: Hardcore, Sesso Interrazziale Tabù Autore: antonio-fusco, Fonte: xHamster

    ... almeno tre
    
    volte.
    
    Rimasi esterrefatto quando lessi che per un’intera settimana, durante la
    
    quale mio padre era stato all’estero per lavoro, la troia, dopo avermi messo a
    
    letto e quando era sicura che dormissi, aveva fatto entrare in casa quel gran
    
    figlio di una mignotta, si erano chiusi in camera e avevano scopato come ricci
    
    fino all’alba.
    
    Erano pagine infuocate in cui narrava di favolosi sessantanove, lunghi pompini con immancabile bevuta di densa sborra, chiavate nelle più svariate posizioni, da quella del missionario a quella a smorzacandela, passando per le pecorine e quelle a bordo letto con le cosce alzate durante le quali diceva che il cazzo le arrivava allo stomaco.
    
    Una descrizione più accurata era dedicata alle inculate.
    
    Era il rapporto sessuale che più le piaceva ed il suo stallone l’accontentava
    
    molto volentieri soddisfacendola a pieno.
    
    Raccontava che, spesso, mentre fotteva seduta sulla mazza dell’amico, si
    
    sollevava, impugnava la varra e si portava la grossa cappella all’imbocco del
    
    buco nero, quindi si lasciava andare in modo che lentamente ma inesorabilmente
    
    il cazzo le penetrasse tra le chiappe, narrando la sensazione sublime che provava
    
    quando la nerchia le riempiva lo sfintere.
    
    Però a suo dire questa non era l’inculata che preferiva; l’apice della goduria
    
    la raggiungeva alla pecorina, quando il suo ingroppatore la inchiappettava
    
    affondandole dall’alto il randello nel culo fino ad allagarlo del suo ...
    ... sperma.
    
    Si fermavano solo per riprendere le forze; durante tali pause, spesso, mia
    
    madre andava in cucina a preparare del caffè e dei tramezzini.
    
    Qualche volta tornando aveva trovato il suo maschione addormentato, ma aveva
    
    un sistema dolcissimo ed infallibile per risvegliarlo; si stendeva sul letto
    
    e cominciava a leccargli la punta dell’uccello, che, con il suo padrone ancora nel dormiveglia, si ingrossava lentamente
    
    diventando il bastone duro che tanto piaceva avere in corpo a quella stronza della mia adorata mamma.
    
    A volte, tralasciavano la colazione ricominciando a trombare alla grande.
    
    Andando avanti nella lettura scoprii tutti i trucchi escogitati dalla troiona
    
    per andare a farsi scopare, la zoccola, ad esempio, diceva a mio padre di recarsi
    
    dalla sarta per farsi cucire dei vestiti e dopo tre o quattro sedute di misure,
    
    leggi favolose montate, portava a casa degli abiti confezionati comprati in
    
    negozio; per un periodo diceva di recarsi in un centro di estetica per fare dei
    
    massaggi ed al ritorno annotava nel diario il lungo massaggio ai coglioni del
    
    dottorino che si concludeva con la maschera di bellezza, fattagli dall’amico che
    
    gli stendeva sul viso la sua calda sborra; un’altra volta si inventò una terapia per il mal di schiena, a base di iniezioni praticatele dal Truzzi nel suo laboratorio ma invece dell’ago, nel culo la stronza si infilava la dura mazza del dottorino.
    
    La depravata confidava al suo caro diario tutte le più ...
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