Il diario osceno di mia madre
Data: 23/03/2020,
Categorie:
Hardcore,
Sesso Interrazziale
Tabù
Autore: antonio-fusco, Fonte: xHamster
... mammelle e le tornite cosce al vertice delle quali potetti ammirare la peluria che contornava la SPACCA.
Mi sentivo il cuore in gola, era la prima volta che vedevo dal vivo una donna
nuda, la mia mano corse a toccarmi la patta sotto la quale il mio cazzo era
divenuto duro come l’acciaio.
Per un attimo mi vergognai di stare a spiare mia madre ma poi la LIBIDINE ebbe il sopravvento e cominciai a guardarla con un occhio diverso da quello con cui l’avevo sempre vista.
Vidi in lei solo la femmina, e che femmina.
Solo allora riflettetti che mia madre, che all’epoca aveva trentasei anni, era una splendida mora con due zinne molto grosse ma perfettamente ritte, due gambe che sembravano due colonne, e capii l’ammirazione che suscitava negli uomini al suo passaggio.
Mentre, inebetito facevo queste considerazioni, mia madre, terminato di asciugarsi, si sfilò l’accappatoio rimanendo completamente nuda.
Era uno schianto, il mio sguardo fu calamitato dal suo culo maestoso, tondo a forma di mandolino, non mi vergognai a pensare che glielo avrei messo tra le chiappe riempendole lo sfintere di sborra.
Mi ero sbottonato i pantaloni ed ora la mia mano andava su e giù lungo il CAZZO, era assurdo ma stavo sparandomi una sega pensando di inculare mia madre, “ma è solo col pensiero”, dissi a me stesso, quasi a giustificarmi.
Intanto lei stava profumandosi le turgide poppe, poi versò una grande quantità di profumo tra le mani e passò a stenderselo sulle cosce ...
... risalendo fino alla fica ove la sua mano indugiò a lungo in un dolce massaggio.
Aveva gli occhi socchiusi e si mordicchiava le labbra, mi fece arrapare da morire.
Poi, sempre nuda, andò verso l’armadio, lo aprì ed estrasse un paia di calze ed un reggicalze neri, “siamo quasi in estate e mamma mette ancora le calze?”, mi chiesi; allora non conoscevo ancora la forte valenza erotica di una tale mise.
Indossò il reggicalze e poi poggiando un piede sul letto, cominciò ad infilarsi la prima calza, “così ti inculerei, brutta puttanona, ho capito a quale messa vai, alla messa in culo, ma io ti seguirò per vedere con chi vai a fare la troia” mi dissi continuando a menarmelo.
Terminato di infilarsi le calze indossò il reggicalze e fermò i gancetti.
A quel punto capii il motivo e l’importanza di un tale abbigliamento, era stupendo il suo bianco deretano incorniciato dai tiranti neri, così come pure risaltava molto di più il suo splendido pube che ebbi modo di ammirare quando si girò dopo aver preso da un cassetto una paia di slip ed un reggiseno, anche loro rigorosamente neri.
Indossò prima quest’ultimo, ed accuratamente vi sistemò dentro i suoi magnifici seni, poi infilò uno slippino che era microscopico tanto da non riuscire a coprire tutti i peli delle fica, ma lei si posizionò davanti allo specchio e fece in modo che nemmeno uno fuoriuscisse.
Durante questa operazione potetti riammirare il suo fantastico fondoschiena che mi infoiava sempre più, ma il culmine ...