1. Incroci di terza eta


    Data: 21/03/2020, Categorie: Etero Autore: Blacknoble, Fonte: Annunci69

    ... prevedeva un inquilino per stanza, ma non vietava gli incontri tra persone sane di mente. Ciascuno di noi poteva visitare l’altro nella propria stanza a piacimento. Per oltre due anni le nostre intimità si sfiorarono, si presero cura l’un dell’altro. Mentre mi masturbavo, ripensai ad un paio di giorni prima.
    
    Io e Pierre ci davamo dei compiti. Lui quel giorno mi chiese di rubare una zucchina. “Bella grossa!”, disse ridendo. Naturalmente lo feci. A lui, invece, chiesi di preparare dei sali da bagno e il massaggiatore per piedi che avevo notato nella sua toilette.
    
    Quando raggiunsi la sua stanza, era in vestaglia, nudo sotto, e col membro già eretto.
    
    “Ti pensavo”, mi confessò.
    
    Il nostro gioco consisteva in questo; io gli dicevo come fare per arrivare al piacere e lui dava istruzioni a me. Un gioco che non prevedeva il contatto dei nostri sessi.
    
    Il nostro non era certo un amore platonico, ma, come adolescenti vergini, ci promettevamo a vicenda i nostri corpi intatti o, perlomeno, rigenerati.
    
    Mi aveva chiesto di vestirmi di intimo bianco “molto erotico”, aveva detto laconico. Lo feci. Il mio reggiseno era fatto di flanella. Sotto indossavo uno slip bianco. Ai piedi calzavo un paio di scarpe tacco dodici, candide.
    
    Avrei preferito il nero. Per tutta la vita avevo indossato solo quello. Un paio di volte che provai ad obiettare, lui rispose semplicemente:
    
    “Hai me che sono già nero”.
    
    Mise su un po’ di musica. Mi piaceva come si muoveva... era elegante ...
    ... e possente allo stesso tempo. Era un disco degli anni ottanta, un ritmo soft. Poi, chiuse le tende della stanza e diede un giro di chiavi alla porta. Quando tornò, stavo riempiendo il contenitore del massaggiatore per i piedi. Glieli portai e glielo misi sotto la sedia aggiungendo i sali. Poi attaccai la presa e lo feci partire. C’era un leggero ronzio nella stanza. Con movenze eleganti, vi infilò i piedi, uno dopo l’altro, ed emise un sospiro.
    
    “Masturbati”, gli dissi.
    
    Si mise le mani sul cazzo e cominciò a massaggiarsi piano. Mi alzai ed andai ad aprire il cassetto del suo comodino dove sapevo che avrei trovato una crema. Tornando, trascinai l’altra sedia in modo da star seduta di fronte a lui. Mi tolsi anch’io la vestaglia rivelando il mio candido completino intimo.
    
    “Quanto sei bella...”, disse fissandomi.
    
    Mentre si masturbava, gli misi un po’ di crema sul glande. La bianca sostanza scese lungo il suo membro e raggiunse anche il dorso della sua mano. Il suo movimento era più fluido, mi affascinava. La mano, lentamente, saliva e scendeva, aumentando i miei ardori. Sapevo cosa volesse che facessi con la zucchina. L’avevo lavata accuratamente, ed ora, mentre lo guardavo, ci stavo infilando un preservativo. Cominciai a premerla con la mia vulva gonfissima di desiderio. La mia figa stava colando umori, la zucchina vi entrò e le impressi lo stesso ritmo della mano di Pierre sul suo cazzo. Ci stavamo dando piacere. Ognuno nel proprio mondo, entrambi in un mondo ...
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