Incroci di terza eta
Data: 21/03/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Blacknoble, Fonte: Annunci69
“Martinaaa...”.
Paolo stava ancora urlando. La sua divisa, una volta bianca, conteneva a malapena la sua pancia. Mal rasato, non aveva di certo una presenza piacevole, distolsi lo sguardo da lui. per non rovinarmi la vista. Ero seduta fuori in un patio che dava su un giardino che sconfinava a sua volta in un boschetto. Dopo la piccola macchia di alberi, il mare... le cui onde si sentivano di tanto in tanto quando il vento soffiava verso di noi. Noi…
“Noi” siamo la pensione per anziani “Dreams Village”. Un nome strano per una struttura di quattro piani, estremamente imponente, situato alla periferia di Scauri.
Io mi chiamo Mara. In realtà, sarei la contessa Mara de Filippo. Perché ero lì? Perché avevo perso la maggior parte dei miei averi. Sperperati in feste, casinò, pellicce, abiti e accessori griffati, fuoriserie e due inutili mariti che erano stati solo delle sanguisughe, ma che almeno furono molto bravi al letto. Rievocare questo particolare mi fece sorridere. Ripensai agli uomini della mia vita non particolarmente saggia. Non ricordo nemmeno quanti ne abbia avuti, di molti non ho mai saputo nemmeno il nome. Non ci si perde in convenevoli a certi festini. Ed io, ovunque ci fosse stato piacere, cercavo di esserci.
La gente comune non immagina quanto il sesso possa essere uno dei passatempi preferiti dell’alta società. Le perversioni sono la prassi, la “normalità” nel bel mondo. Essere ricchi significa avere a disposizione luoghi e persone. Laddove l’uomo ...
... comune non arriva, il ricco ci vive. E quindi la bellezza diventa banalità. Non si vive più la meraviglia quando la vivi di continuo. Le isole remote più belle, i tramonti dallo yacht, la vista mare dalla propria villa con piscina, i viaggi verso le destinazioni più esotiche del mondo finivano per diventare null’altro che un’estenuante routine. Il sesso strappa dalla noia, è scommessa di piacere, roulette russa di sensazioni, tavolo verde di speranza.
Non si tratta di perversione. Chi è ricco ha tempo, ha bellezza, ha futuro, vuol vivere emozioni sempre nuove, perché non le prova più nella quotidianità. Il ricco domina, è rispettato, si può permettere qualunque cosa e pochi sanno che tutto ciò che si vuole, può essere racchiuso nel calore di un corpo, in un abbraccio, in un’umanità diversa. Perciò mi sposai due volte. Avevo tutto, ma mi sentivo niente. Pur se i matrimoni non durarono a lungo, ci furono periodi in cui posso dire che, a tratti, fui felice. E per quelle piccole pause di felicità, sarò sempre grata ai miei sposi. Il flusso dei miei pensieri mi portò a Pierre. Un altro ospite del nostro albergo per anziani. Un uomo originario del Senegal; capelli bianchi, alto, non piegato dall’età. Aveva un viso bellissimo e, sorprendentemente, quasi privo di rughe. Aveva settantadue anni, ma davvero ne dimostrava ben di meno. Era l’unico ospite straniero della struttura che, peraltro, aveva una retta molto molto elevata, non certo da pensione minima. Egli aveva ereditato una ...