Il postalmarket di zia giulia
Data: 19/03/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Jverne70, Fonte: Annunci69
... chiacchiere.
Era sempre molto affettuosa e servizievole. Talvolta le avevo chiesto ripetizioni di matematica giacché lei al mattino insegnava alle medie, proprio matematica.
Chiesi anche in quell’occasione aiuto.
Mi disse che prima avrebbe pulito casa e poi sarebbe stata disponibile.
Mi accomodai in salotto.
Dal rumore dell’aspirapolvere sentivo che zia stava pulendo le camere. Mi buttai sulla pila di riviste. Estrassi il famoso catalogo. Ad occhio sapevo già dove cercare la pagina, nel primo quarto.
Arrivo circa alla pagina giusta, ecco, ancora una pagina.
“Cazzo, è incollata”
Evidentemente non avevo pulito bene lo sperma la prima volta.
Con una certa cura cercai di scollare le pagine.
Non dovevano rovinarsi altrimenti sarebbe stato un vero casino.
Si aprirono.
Col dito bagnato di saliva cercai di “lavare” quella colla organica.
Ma l’attenzione cadde su quel capezzolo che mi guardava.
La pagina dopo mostrava anche una mutandina in cui non si vedeva nulla ma attraverso le ombre si poteva intuire un mondo. Ecco che a quell’età bastava veramente poco per fartelo arrivare appena sotto al mento.
Zia mi dava sicurezza col rumore di là, estrassi la mia giovane verga e mi smanettai furiosamente con gli occhi dapprima sul particolare della foto successivamente continuai di fantasia, ad occhi chiusi.
Quando si è in piena eccitazione è noto che si perde un po’ la dimensione del presente. Si è in un altra dimensione, conta solo sfogarsi, ...
... schizzare.
Una serie di fiotti attraversarono il salotto per finire sul pavimento e su vari oggetti dell’arredamento.
“Nooooo”
Tutto il piacere di quella sega svanì in un istante.
Avevo fatto un macello. Non mi ero accorto che zia aveva smesso con l’aspirapolvere.
Sentivo solo silenzio. Non sapevo più che fare.
Infilai il cazzo nei pantaloni, senza neanche pulirlo.
Zia riprese a fare rumore, bene, stava ancora in camera.
Mi precipitai a pulire come meglio potevo quel casino.
Tutto appiccicato.
“Che razza di figura”, pensai.
“Se dovessero accorgersene?”
Certo, benché tutti abbiano fatto ste cose a quell’età, non è certo piacevole trovare lo sperma del nipote sparso tra le statuine e le teiere di casa.
Quel giorno non fui molto concentrato nelle ripetizioni.
Pochi giorni dopo Zia Giulia mi chiede se andavo da lei perché era preoccupata per la mia matematica.
La trovo diversa dal solito, per la prima volta con i capelli raccolti. Così pettinata stava molto bene, le si vedeva il viso. Per la prima volta pensai che fosse una bella donna, la zia.
Due chiacchiere poi mi disse che avremmo attaccato con l’insegnamento ma prima doveva assolutamente farsi la ceretta, mi pare fosse il giorno del loro anniversario di matrimonio.
Zia si chiuse in bagno, io l’aspetto in salotto.
Subito i miei occhi finirono sulla pila di riviste.
Dal pensiero all’azione ci volle una attimo.
Mi ritrovai col cazzo duro in mano. Seduto sul divano degli ...