Eli e Silvì due sorelle ed un’estate calda 15
Data: 11/03/2020,
Categorie:
Racconti Erotici,
Incesti
Sesso di Gruppo
Autore: PiccolaElisa, Fonte: RaccontiMilu
... venne lo schifo, mi girai di scatto e rientrai dentro, incrociando una coppia che stava andando via. Non chiesi neanche dove abitassero e gli chiesi un passaggio, volevo solo andare via.
I ragazzi furono molto gentili e nonostante una deviazione non indifferente mi riaccompagnarono fin sotto casa di Silvì.
Rientrai come una furia, non sapevo se piangere o urlare. Sbattei la porta, ero nervosissima, mi sedetti sul divano ero ferma immobile.
Forse mi ero comportata da stupida, ma dovevo andarmene.
Pochi secondi dopo comparve Silvi, capii subito che qualcosa non andava, si sedette vicino e mi abbracciò
Silvì:” ehi cos’hai”
Scoppiai a piangere.
Silvì:” dai racconta”
Io: “è uno stronzo, prima fa tutto il carino, mi scrive che mi pensa poi sparisce e vabbè avrà da fare, poi mi cerca, poi usciamo e….”
Sono sconvolta piango e mia sorella è li che mi consola, lei c’è sempre lei è la mia pietre.
Silvì:”dai è solo uno stronzo, che ha combinato?”
Io:” prima non mi ha calcolato e poi si è scopato un’altra”
Silvì:”ma come si fa? Che stronzo. Dai ora non pensarci, ne hai tanti che ti vengono dietro, ne troverai milioni che non aspettano altro che te”
Passammo un sacco di tempo a parlare, era forse una delle mie prime vere delusioni.
Lo so forse vi sembrerà esagerato, ma non ho mai sofferto per un ragazzo.
Credo che ormai si erano fatte le cinque del mattino quando rincuorata Sivì riuscì a portarmi nel letto.
Silvì:” dai stanotte dormi in ...
... camera con noi”
Si perché Matteo il fine settimana dormiva da Silvì.
Io: “e dove mi metto”
Silvì:” ma dai che il letto è grande e ci si sta comodamente in tre”
Mi sistemai nel letto vicino a lei.
Io sulla sinistra Silvì al centro e Matteo che non si era accorto di nulla a destra.
Non mi ero formalizzata più di tanto, nonostante avessi un cambio per la notte a casa di mia sorella avevo semplicemente levato pantaloni e camicia rimanendo in reggiseno e mutandine.
Presi sonno quasi subito, anche se era un sonno agitato, faceva un caldo atroce e diciamocelo, avevo sperato che la serata avesse un risultato diverso, non so se mi sarei spinta fino a farci sesso, ma so che ero frustrata da non avere rapporti da troppo e mia sorella e Matteo amplificavano la mia frustrazione ancora di più.
Credo di essermi svegliata dopo poco tempo perché mi sentivo stringere, le ragazze mi capiranno, dormire con il reggiseno è una tortura, piegandomi un pò stando attenta a non svegliare Silvì che dormiva appiccicata a me levai il reggiseno.
Silvì:”che hai?”
Io: “nulla, ho caldo”
Silvì non rispose, si mise su un fianco e mi diede un bacio sulla guancia.
Silvì:” sorellina, se fossi un uomo non perderei l’occasione di perdere tutto questo”
Dicendolo passò lentamente un dito dal mio ombelico fino al collo, passando tra i miei seni.
Ero sudata e il suo polpastrello mi sembrò quasi freddo, l’effetto fu disarmante, inarcai la schiena e sospirai profondamente.
La stanza ...