1. Matilde 06-08 - chiamami quando sei in macchina!


    Data: 10/03/2020, Categorie: Etero Autore: Alex46, Fonte: Annunci69

    ... soddisfatti della nostra marachella. Così eravamo andati a dormire, abbracciati.
    
    La mattina dopo lui deve alzarsi presto, io approfitto invece di qualche oretta in più di libertà.
    
    Dopo il bacino di rito, sento il clang della porta, lui che esce, immagino mentre scende i gradini di corsa. Sta andando al lavoro e io invece poltrisco qui sotto le lenzuola, pensando ancora a ieri sera. Poi mi alzo, vado in bagno, torno sul letto, ancora in pigiama. Non riesco a liberarmi del pensiero di ieri sera, a tal punto che mi ritrovo a togliermi la giacca del pigiama e dolcemente accarezzarmi il seno. Ho gli occhi chiusi, mi sembra quasi di sentire un seno non mio sotto alle dita. Ed è un attimo che mi prendo in mano prima un capezzolo, poi l’altro, allo scopo di farli indurire, per sentire la loro vita.
    
    Poi mi tolgo anche i pantaloni. Già respiro più forte, sono completamente nuda e le mani sono libere di toccare ciò che vogliono. Mi sdraio sul letto ancora caldo, dalla parte di Michele, allargo le gambe e le muovo al tocco delle mie dita. Ancora a occhi chiusi, mi perdo nel mondo che esiste sotto le mie mani. Mi accarezzo ora il seno ora le cosce, ma non dura a lungo perché presto una mano comincia a indugiare dalle parti del bacino, là dove la pelle è più morbida, là dove conserva una sottile striscia di pelo. Il pensiero di avere la figa ancora una volta esposta al desiderio delle mie mani mi fa impazzire. E così sento la prima gradevole sensazione di umido. In quella faccio ...
    ... entrare dolcemente un dito, facendo attenzione però a non sfiorare neppure il clitoride, così da far durare il più possibile quella meravigliosa voglia.
    
    Con l’altra mano ancora mi tormento i capezzoli, poi inserisco un secondo dito, continuando il su e giù. È chiaro che mi sto masturbando, sono decisa a farlo, non mi può fermare nessuno. Michele è uscito, ho aspettato che lui uscisse: forse volevo questo momento solo per me.
    
    Nessun senso di colpa, anzi. Lui sarà il primo a goderne, quando stasera glielo racconterò.
    
    Anche la mano destra ora me la metto sulla figa: mentre la sinistra stantuffa le due dita, con la destra allargo le labbra e con il dorso del pollice mi accarezzo il bottoncino eretto. Vengo quasi subito, con una violenta sgroppata che mi fa sbalzare il culo dal letto.
    
    Ma non sono ancora soddisfatta.
    
    Lo sento che devo finirmi altrimenti. Mi alzo per prendere i miei giocattoli: la varietà è grande, quindi scelgo il dildo rosso, di dimensioni naturali, e un vibratore. Questo lo accendo subito: con Michele lo avevamo usato qualche giorno fa, dunque era ancora bello carico. Me lo passo con dolcezza sulle areole, stando attenta perché sono ancora un po’ sensibile dopo l’orgasmo di prima. Poi lo avvicino alla figa, anche qui stando attenta al clitoride. L’attrezzo si bagna immediatamente dei miei umori.
    
    Mi viene da sorridere se penso a quale cura sto usando per il mio piacere. Come è diverso da ieri sera! In macchina mi sentivo una piccola eroina e per ...