Matilde 06-08 - chiamami quando sei in macchina!
Data: 10/03/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Alex46, Fonte: Annunci69
E sempre a proposito di episodi del genere, c’è stato un periodo in cui la mutua masturbazione tra Debra e Michele andava davvero forte nei primi tempi di matrimonio. Ci sono state tante volte, ovviamente non posso saperle tutte. Ma un fatto mi è stato raccontato e qui lo riferisco.
Non c’era verso quella sera, Debra era da alcune sue amiche e Michele era rimasto solo in casa. I due erano sposati da qualche mese.
- Amore, non ci riesco a lasciarle ora... - gli aveva detto - non posso mollarle così...
- Ti desidero un casino - gli aveva detto lui.
- Lo so, amore... ma non puoi aspettarmi? Più tardi arrivo, vedrai.
- Allora chiamami quando sei in macchina!
- Perché proprio quando sono in macchina?
- Perché voglio fare un gioco con te.
Lei si era chiesta che cosa avesse in mente Michele, il tono della sua voce era strano, lasciava pensare tante cose. Quello di idee ne aveva sempre tante, sul sesso poi era un vulcano. Forse anche quella volta si sarebbero divertiti.
Parlando con le amiche, sedute a un bar, Debra si era fatta almeno due drink e non riusciva a non pensare che cosa avrebbe dovuto succedere di lì a poco.
Finalmente venne il momento e lei poté fare ritorno alla sua auto, posteggiata non distante. Quando fu vicina estrasse il telefonino, pronta a chiamarlo. Mentre apriva l’auto con la chiave, si accorse che le tremavano le mani. Poi entrò, si sedette e, con il cuore che le batteva forte, digitò il numero per la chiamata veloce.
Mentre ...
... squillava, trasse un respiro profondo.
- Eccomi - disse alla sua risposta.
- Non dire nulla... era ora! Metti in moto e vieni verso casa. Poi, quando sei in via ****, gira a destra in quella vietta alberata e fermati appena puoi. Sai che lì non c’è molta luce... Poi, richiamami subito.
Michele aveva attaccato senza dire altro né aspettare risposta. Lei iniziò a guidare, non era distante dal luogo indicato: si trattava di una via effettivamente poco frequentata, con poche case e molte auto in sosta, quasi tutte però appartenenti a gente degli isolati vicini. Un posto comunque che non assicurava con matematica certezza di poter essere del tutto soli e non visti.
Debra lasciò il motore acceso, per sicurezza: aveva posteggiato in modo da poter ripartire come un fulmine, in caso di bisogno.
- Ci sei? - chiese lui, come risposta alla sua chiamata.
- Sì - ansimò lei, con una voce che sembrava un sussurro.
- Tira giù il sedile del tutto.
Era praticamente un ordine. Quando Michele faceva così, lei si scioglieva di voglia. Gli obbedì, agendo sulla leva, e si trovò praticamente supina.
- Sei bagnata, amore?
- Mmm, hmm - fece Debra, senza aggiungere altro.
- Mmm. OK. Tira giù la cerniera dei tuoi jeans.
Stavano ancora una volta andando al limite... ma Debra era così eccitata che fece come le era stato detto, anche se le mani continuavano a tremarle leggermente. Sentì una lieve sensazione di freddo alla pancia.
- Tòccati giusto sopra alle mutandine - ...