1. Matilde 06-08 - chiamami quando sei in macchina!


    Data: 10/03/2020, Categorie: Etero Autore: Alex46, Fonte: Annunci69

    ... accadere fuori.
    
    - Tu sei venuto? - furono le prime parole di Debra quando si riprese un po’.
    
    - No, non ancora.
    
    - Peccato.
    
    - Tutto questo era solo per te - disse Michele rispondendo a ciò che Debra non aveva chiesto.
    
    Lei aveva già ricominciato a sfregarsi, piano ma con determinazione, facilitata da una mano completamente fradicia.
    
    - Adesso voglio che tu venga con me - gli disse - voglio sentirti venire mentre godo ancora.
    
    Fu convincente.
    
    - Sta lì - disse lui - ora mi sbottono la patta... sono pronto. Dio, com’è duro... sentissi come è duro!
    
    - Sei pronto? - lo stuzzicò lei. E intanto, accarezzandosi il clitoride, pensava a cosa gli avrebbe detto per farlo schizzare subito.
    
    - Sì, amore, sono pronto.
    
    - Vorrei prenderlo in bocca e slinguarlo. Con una mano lo tengo e con la bocca ingoio tutta la testa... poi muovo le labbra.
    
    Debra poteva sentire lui che cominciava ad ansimare e intanto si eccitava sempre di più al pensiero di lui che si stava pompando.
    
    - Sì, in bocca, tutto ora, fino in gola. Me lo sento dentro...
    
    I gemiti di Michele, che si avvicinava rapidamente all’esplosione, la facevano eccitare sempre di più, mandandola diritta verso un’altra conclusione. Ormai gemevano entrambi, chiamandosi per nome, pretendendo di essere vicini uno all’altra. Si stavano masturbando, erano distanti, ma era come se fossero davvero assieme.
    
    - Ti sento, amore, ti sento...
    
    - Anch’io ti sento...
    
    - Stai venendo? Quanto ti manca? - gli chiese ...
    ... lei, sentendosi vicina al limite. E quell’orgasmo sembrava promettere anche meglio del primo.
    
    - Mmmmm... sììì... eccomi...
    
    - Oh, dio, sto... sto... - Debra non riusciva a dirlo, persa com’era a tremare sotto alle sue dita. Dalla pancia in giù era tutta un fuoco bagnato, sopra sentiva il cuore a mille.
    
    - Dai vieni, vieni, ora, dai, assieme a me, ora... - la implorò lui.
    
    Lei si diede due colpi furiosi al clitoride, urlò il nome di Michele.
    
    - Ahhh... sto venendo... sto sborrando - ansimò lui.
    
    Lei aprì la diga e così riuscirono a venire assieme, pensandosi a vicenda, ciascuno immaginando l’orgasmo dell’altro.
    
    Ci volle qualche secondo prima che si riavessero: ciascuno sentiva il respiro dell’altro regolarizzarsi.
    
    - Sei magnifica, amore. Tu sei splendida. E io ti amo alla follia.
    
    Lei sorrise, e intanto si tirava su i pantaloni, sentendo subito il fradicio fresco delle mutandine.
    
    - Anche tu sei fantastico - gli rispose - e non so spiegarti quanto ti amo e come riesci a farmi sentire. Penso che potresti farmi fare qualunque cosa...
    
    - Vedremo - concluse lui - ora però vieni a casa... non tiriamo troppo la corda...
    
    Ciò che ha fatto in modo che venisse alla luce l’episodio appena raccontato della vita dei due sposini è stato proprio questo brano di diario di Debra che ora voglio riportare integralmente: «Rientrata in casa dopo l’avventura del posteggio, Michele mi ha accolto con un grande abbraccio. Ma eravamo entrambi un po’ stanchi, e anche del tutto ...