1. Sonia - l’odore del sesso 2 (racconto)


    Data: 08/03/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69

    ... una colata liquida tra le cosce.
    
    Fu il segnale di via libera per tutte altre.
    
    Le saltarono addosso in quattro, forzandola a leccare loro le fiche fradice senza un attimo di respiro, mentre le sditalinava furiosamente. Ogni profumo la inebriava ed ebbe due orgasmi consecutivi senza neanche toccarsi.
    
    «Ohhh mioohhh Diooohhhh» gemette Bea, devastata dalla lingua magica di Sonia, mentre il corpo veniva scosso da brividi violenti.
    
    Le squirtò in faccia riempiendole la bocca di liquido caldo e insapore.
    
    Sonia si chiese cosa avrebbe provato a ingoiare la pipì di tutte loro e l’idea la eccitò da morire. Sì immaginò sdraiata mentre tutte e sei le padrone, a turno, si accosciavano e la obbligavano a bere i loro getti caldissimi. Bastò il pensiero per procurarle un terzo orgasmo e fu grata ad Anita per averle concesso quell’opportunità favolosa.
    
    Leccò fregne, culi e capezzoli senza soluzione di continuità per quelle che le parvero ore. Le ragazze non erano mai sazie, e godevano a ripetizione. Bea affermò di aver perso il conto degli orgasmi e squirtò altre due volte. Quando ormai ogni freno inibitore era caduto da tempo, volle leccarle la fica a sua volta, e fu dolcissimo.
    
    L’orgia si protrasse per tutto il pomeriggio. Alla fine l’aria era satura del profumo di sesso, tanto che Anita fu costretta a spalancare le finestre per cercare di attenuarlo, con dispiacere di Sonia che si sentiva coccolata e sicura in quel nido olfattivo.
    
    Lucrezia era esausta, con la faccia ...
    ... impiastrata dalle secrezioni vaginali di parecchie delle padrone, ma più felice di quanto fosse mai stata in vita sua.
    
    Quando Sandra, la madre di Anita, rientrò a casa, le trovò sedute sul divano.
    
    «Dovete esservi divertite parecchio» commentò con un sorriso malizioso, notando le occhiaie profonde di alcune di loro.
    
    «Posso chiederti un favore?» aggiunse poi rivolgendosi a Sonia.
    
    «Sì, signora. Certamente.»
    
    «Mi daresti una mano a fare una medicazione? Anita mi ha detto che a volte fai la volontaria in ospedale. Immagino che tu sia abbastanza pratica di queste cose.»
    
    Non lo era, ma non avrebbe mai contraddetto una potenziale padrona.
    
    «Un po’, signora.»
    
    «Anita, se vede una goccia di sangue, sviene» disse ancora, provocando una smorfia dell’interessata. Dall’odore della sua padrona, Sonia capì che non c’era solo fastidio in quell’espressione. C’era anche gelosia.
    
    Seguì in bagno la mamma di Anita, che chiuse la porta dietro di sé, provocandole un languore tra le cosce.
    
    «Dove si è ferita?» chiese Sonia, compita.
    
    «Ora ti faccio vedere» rispose lei, sedendosi sul bordo del lavandino. «Siediti qui sul bidet, così vedi bene.»
    
    Sonia obbedì. Era direttamente di fronte al lavandino cui era appoggiata Sandra, col viso all’altezza del pube, da cui veniva un profumo caldo e intenso di secrezioni vaginali, mescolato a quello di sperma maschile. Aveva scopato da poco, e la vagina era probabilmente ancora piena della sborra del suo amante venticinquenne.
    
    Con ...
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