1. Sonia - l’odore del sesso 2 (racconto)


    Data: 08/03/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69

    ... piace questa cosa» intervenne Lucrezia, solitamente la più silenziosa del gruppo, in cui secondo Sonia era sempre stata fuori posto. «Io me ne vado.»
    
    Il profumo di lussuria fu in parte coperto da quello dell’imbarazzo e del senso di colpa.
    
    No!, pensò Sonia, con rabbia. Non adesso.
    
    Doveva intervenire in qualche modo.
    
    Accelerò il ritmo per far godere Anita e, nonostante la fretta, le procurò un orgasmo incredibile, reso ancora più intenso dal contesto insolito.
    
    Con le labbra umide di secrezioni si voltò verso Lucrezia.
    
    Le ci volle un momento per metterla a fuoco. Era eccitata, forse più eccitata di tutte le altre, sentiva il profumo di sesso che arrivava a ondate dall’interno delle sue cosce, ma c’erano anche paura e imbarazzo. Al di sotto, sottile ma inequivocabile, Sonia percepì un altro odore, finora perfettamente nascosto, grazie al quale tutto le divenne chiaro.
    
    Era una sottomessa, esattamente come lei, e vederla comportarsi da cagna l’aveva fatta bagnare come mai prima, ma tale presa di coscienza l’aveva mandata nel panico. Non era facile rendersi conto di voler essere un oggetto nelle mani di qualcun altro.
    
    Lucrezia stava per fuggire a gambe levate nonostante fosse terribilmente eccitata, condannandosi a rimanere frustrata e infelice.
    
    «Sei preoccupata per la cagnetta?» le chiese Bea. «Guarda che gode molto più di te.»
    
    Lucrezia scosse la testa, troppe volte e troppo in fretta, i tendini del collo tesi come cime di ancoraggio durante un ...
    ... fortunale.
    
    Sonia capì che era il momento di intervenire, e lo fece a modo suo.
    
    Si alzò in piedi e guardò Lucrezia negli occhi senza dire nulla, da pari a pari, le mani giunte posate in grembo, un messaggio criptico che per una padrona, o per un’altra schiava, sarebbe stato chiaro come la luce del giorno.
    
    Come si aspettava, qualcuno comprese.
    
    «Aspetta, aspetta, aspetta…» intervenne Marghe, portandosi dietro Lucrezia e abbracciandola stretta con il sinistro, la mano stretta sul seno destro piccolo e sodo. «Devo controllare una cosa.»
    
    Posò la mano destra, aperta, sulla pancia piatta di Lucrezia. La pelle bianchissima, da rossa naturale, sembrava quasi brillare di luce propria su quella leggermente abbronzata dell’altra, lasciata scoperta dal top corto.
    
    «Mi dici sempre che Maurizio ti fa male quando fate roba perché ti bagni poco…» riprese, a voce sufficientemente alta da farsi sentire da tutte le altre, facendo scivolare la mano verso il basso, dentro il pantaloncino e le mutandine.
    
    A quel punto Lucrezia avrebbe potuto ribellarsi e andarsene, invece rimase immobile come una volpe inchiodata dai fari di una macchina in avvicinamento.
    
    Sonia percepì l’odore di sottomissione farsi più intenso e ricco, più… consapevole. Anche quello di Marghe virò, in direzione esattamente opposta.
    
    Sonia stava assistendo a un evento raro e prezioso.
    
    L’espressione di puro piacere che comparve sul volto di Lucrezia mentre l’altra le infilava le dita dentro la fica, reclamandola ...
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