1. In Treno in Una Notte D’estate


    Data: 07/03/2020, Categorie: Gay / Bisex Trans Autore: Travsex, Fonte: RaccontiMilu

    ... guardandomi in giro, tutto era silenzio e deserto. faceva un certo effetto, non avevo paura ma sentivo una sensazione strana, che si avverò subito dopo, quando vidi sbucare dalla scalinata del mio binario, quattro ragazzoni neri che ridevano e scherzavano nella loro lingua vociando e rompendo il silenzio circostante la stazione. dovevano essere africani o senegalesi, erano tutti e quattro alti magri e neri come la notte. vestiti con dei pantaloni da Rapper larghi e magliettine scolorite, dei berrettini con visiera in testa. mi lanciarono subito un’occhiata ma voltai lo sguardo e la testa altrove. attendevo il treno con molta impazienza. intanto mi domandai come mai ogni volta che prendevo un Treno mi trovavo con certi personaggi, mi era già successo nel viaggio in veneto quando ero andata a trovare Mamma. la cosa sembrava ripetersi,forse ero una calamita per certi tizi, o forse erano solo coincidenze. sta di fatto che quei quattro mi rendevano assai nervosa,mai una volta che potevo fare qualcosa con degli uomini bianchi e maturi come piaceva a me. dovevo sempre avere attorno la fastidiosa presenza di questi neri. cercai di non farci caso e li lasciai alle loro cretinate, continuavano a ridere e parlottare. iniziai ad alzarmi e camminare nervosamente avanti e indietro sul binario evitando di passare dov’erano loro, ma anche cosi’ non sono riuscita ad evitare che mi fissassero e facessero dei commenti sussurrandosi chissà cosa tra loro. li tenevo d’occhio con la coda degli ...
    ... occhi. Finalmente il Treno arrivò transitando sulla banchina e fermandosi proprio difronte a me. attesi l’apertura delle porte e salii, notando con piacere che all’interno non vi era molta gente per mia fortuna ne che saliva ne che scendeva. notai però che i quattro guastafeste neri, salirono un vagone dopo il mio, e sperai non mi venissero a rompere le scatole. presi posto in una poltroncina accanto la finestra, ho sempre detestato i treni con gli scompartimenti aperti, preferivo quelli vecchia maniera. dopo qualche minuto le porte si chiusero, e lentamente il treno si avviò. mi rilassai, accavallai le gambe guardando fuori dal finestrone la notte buia che avvolgeva tutto. Mi chiesi se avrei combinato qualcosa quella Notte, o se quel Viaggio mi avrebbe poi portato solo appunto un viaggettoa vuoto nel Varesotto. intanto che pensavo alle mie cose, non notai l’arrivo da un’altro vagone di un’uomo, avrà avuto sui Cinquanta Cinquantacinque Anni piu’ o meno. appena mi destai dai miei pensieri, tornando con la testa alla realtà, lo vidi venire sorridendo verso di me, fermarsi e chiedermi se era libero e poteva sedersi, aveva tutto lo scomparto libero e vuoto, chissà perch&egrave era venuto proprio a sedersi difronte a me. Gli Ricambiai il sorriso, e gli dissi di accomodarsi pure. lo guardai bene, era un bell’uomo capelli brizzolati, maglietta rossa senza maniche, pantaloni scuri, ben rasato leggermente abbronzato, un accenno di pancetta una borsa nera occhi neri, mi fissò anche lui e i ...
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