1. Solo le stelle ci stanno a guardare..


    Data: 27/02/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69

    ... sul viso che si assume quando si fischietta.
    
    Lo sguardo nella mia direzione, e in mano le mie mutande roteavano in alto sul suo dito indice.
    
    I nostri sguardi s’incrociarono, senza un’espressione ben precisa. Io mi sentivo morire dentro dalla vergogna.
    
    Ma a un tratto la sua smorfia si trasformò in un sorriso, e i suoi occhi s’illuminarono. Lanciò le mutande nella direzione in cui le aveva trovate e iniziò a spogliarsi, anche lui dei vestiti della festa.
    
    Li lanciò con meno cura di quanto lo avessi fatto io, e quando quasi sull'argine esitò un attimo, abbassò lo sguardo e si tolse anche le mutande. Immaginate il mio stupore e la mia eccitazione quando finalmente vidi quel sesso, che fino ad allora ne intravvedevo solo la forma attraverso i calzoncini sgualciti.
    
    Era grosso, o almeno confrontandolo al mio che già stava messo piuttosto bene, spiccava come un Minareto in un paese islamico.
    
    Malgrado non fosse in erezione, ne potei vedere la forma e le proporzioni, circondato da un folto pelo pubico, pure lo scroto gonfio dondolava col pene al suo cammino frettoloso.
    
    Si tuffò a bomba in acqua, non aveva mai avuto problemi lui ad adattarsi a quello sbalzo di temperatura. Nuotò per un po’ in lungo e in largo, facendomi gustare la bellezza delle sue natiche bianche dal sole mai preso.
    
    Io immobile lo guardavo, con l'acqua fin sotto le ascelle, con il mio sesso che pulsava sotto a quell'azzurro che non poteva nasconderla.
    
    A grandi bracciate venne verso di me, e ...
    ... come sua abitudine mi schizzò per distogliermi lo sguardo da lui.
    
    Chiusi gli occhi per istinto e quando li aprii lui, era lì davanti a me, a pochi centimetri, il suo respiro affannoso, bello come non l'avevo mai visto. I capelli biondi di lunghezza media, grondavano acqua sul viso, coprendogli parte della fronte.
    
    Gli occhi azzurri e penetranti mi fissavano, la bocca semiaperta circondata da un cenno di barba la rendevano ancora più rossa facendo intravedere i denti bianchissimi. Che spalle, che petto, che bella pancia tesa e abbronzata... Il pelo sul corpo brillava al sole.
    
    Abbassai lo sguardo, e anche il suo sesso lo vidi eccitato, con la punta, quasi sfiorava il mio tra l'azzurro che ci divideva.
    
    Senza dire una parola mi guardò intensamente, allungò la mano e mi toccò il pene stringendolo, quasi fosse una fune di salvataggio.
    
    La sua stretta era forte ma non dolorosa, io ricambiai. Presi a mia volta il suo membro e lo strinsi.
    
    Era bello, caldo e pulsante. Cominciammo a muovere le mani in un movimento ritmico e lento. Per qualche minuto per abituarci al nostro contatto, poi con la mano libera mi attirò a sé, stringendo il suo petto al mio. Le nostre bocche si avvicinarono, i respiri si mescolavano, gli sguardi intensi pure.
    
    Non potendo resistere a quella tortura di attesa, per primo lo baciai, lui aprì la bocca porgendomi la lingua.
    
    Era dolce la sua bocca, delicato il suo tocco, che contrastava da quei suoi modi da contadino.
    
    Ci baciammo a lungo con ...
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