L'estate coi cugini [parte 1]
Data: 25/02/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: alchest, Fonte: Annunci69
... sulle ginocchia, mettendomi davanti a lui. Mi piegai leggermente in avanti e cominciai a segarlo lentamente. Era piu grosso di prima, ormai. Era in piena eccitazione e la sua cappella gonfia era talmente grossa che la pelle faceva fatica a richiudersi. 'Prova a metterci un pò di saliva sopra' mi disse. Allora mi avvicinai, per inumidirlo un pò con la saliva. Mi tornarono in mente le parole di Tommaso, quel pomeriggio che mi buttò il cazzo sul libro: 'Perché non gli dai un bacio?'. E così feci. Mi abbassai ancora e lo baciai, a labbra chiuse, avvicinando un po di saliva sulle labbra per inumidirlo come mi aveva detto lui. 'Sai, puoi fare pratica a baciare così. Prova'
Non me lo feci ripetere. Aprii la bocca, tirai fuori la lingua e cercai di emulare i gesti che faceva lui mentre mi baciava. Arrotolavo la lingua attorno alla sua cappella come faceva con la mia lingua e mordevo dolcemente la base fino ad andare alle palle, per leccargli anche quelle. Ero in estasi. Il suo cazzo aveva un profumo buonissimo, per non parlare del gusto dolce della sua cappella ...
... turgida. Fece per alzarsi in piedi, lasciandomi in ginocchio con il suo cazzo davanti al viso. Lo guardai negli occhi, mentre ancora lo segavo, poi ripresi a baciarlo, segando su e giu, senza fermarmi. Mi prese la mano e aumentò il ritmo, mentre con l'altra mano mi carezzava i capelli. Sentivo il suo cazzo pulsare sempre piu finché non lo tirò fuori, bagnandomi le labbra di una crema dolce e bianca. Non mi feci troppe domande su cosa stava succedendo, so solo che nel mentre quella crema bianca era uscita anche dal mio cazzo regalandomi una esplosione di piacere. Scese a limonarmi ancora, ricordandomi quei dolci movimenti con la lingua su tutte le mie labbra inumidite dal suo seme. Era stato fantastico.
Anche quella sera tornammo abbracciati in bici e, consapevoli del nostro peccato alle spalle di tutti, ci scambiammo sguardi e risate per tutta la sera mentre eravamo a cena. Questa storia si ripeté per tutta l'estate. E per l'estate seguente, ancora. Fino a quando, all'età di 20 anni, lui si trasferì a Torino. Lasciandomi di nuovo solo con quei 4 bulli.