1. C'è stato un tempo


    Data: 21/02/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    “C’è stato un tempo… - disse don Severino, con l’aria di voler partire per uno dei suoi sproloqui sui tempi che furono, com’era solito fare, quando sperava di avere un platea disposta ad ascoltarlo – in cui…”
    
    “Don Severino caro, - lo interruppe però don Cecilio – avete ragione, c’è stato un tempo… lo abbiamo avuto tutti un tempo, che adesso purtroppo non c’è più.”
    
    “Il vostro tempo lo state vivendo adesso, giovane come siete, caro don Cecilio, - ribatté l’altro – lasciate parlare me di certe cose, che la primavera della vita me la sono lasciata indietro da un pezzo.”
    
    Questo surreale colloquio si stava svolgendo sulla terrazza dell’Hotel Belvedere, dove i due gentiluomini si trovavano in vacanza sul finire dell’estate di un certo anno, che non occorre dire, perché non ha nessuna importanza per l’economia del racconto.
    
    Con la stagione della villeggiatura ormai agli sgoccioli, erano rimasti pressoché da soli nel grande complesso e siccome erano ospiti abituali da diversi anni, godevano, diciamo così, di un riguardo tutto particolare sia da parte della direzione, che del personale… soprattutto maschile… chissà perché.
    
    La vista che si godeva da quell’angolo di terrazza era a dir poco strepitosa: valeva da sola gli alti prezzi praticati dall’Hotel… beh, anche certi extra valevano quei prezzi. Uno dei quali si affacciò alla porta della terrazza.
    
    “Tutto bene, signori?”, chiese.
    
    “Ah Tonino, - disse don Severino con un ampio sorriso – sì, tutto bene, grazie. Mi ...
    ... porteresti una limonata? Anche per voi, don Cecilio?”
    
    “Grazie, - rispose l’altro – molto fresca e poco zuccherata, mi raccomando, Tonino.”
    
    “Certo, signori, provvedo subito.”, fece Tonino e scomparve.
    
    “Un ragazzo davvero carino…”, mormorò don Severino.
    
    E aveva ragione: con i suoi vent’anni appena suonati, Tonino era nel fiore della sua meravigliosa giovinezza. Alto, robusto, l’espressione sempre allegra sul bel volto dai lineamenti marcati.
    
    “Un bravo ragazzo.”, assentì con convinzione don Cecilio.
    
    Il quale bravo ragazzo tornò proprio in quell’istante, sorreggendo in un vassoio due bicchieri di un liquido verdastro.
    
    “Ecco a voi, signori.”, disse, poggiando su un tavolinetto i due bicchieri deliziosamente appannati.
    
    “Hai fatto presto.”, disse compiaciuto don Severino.
    
    “In realtà era già pronta in ghiacciaia, - rispose Tonino – sapevo che me l’avreste chiesta.”
    
    “Bravo! – disse don Cecilio, prendendo il suo – Fresca al punto giusto.”
    
    Il giovane cameriere ringraziò con un leggero inchino e fece per ritirarsi.
    
    “Ah, Tonino!”, lo richiamò don Severino.
    
    “Dite”
    
    “Più tardi, quando puoi, passeresti in camera mia? Vorrei chiederti un consiglio su una
    
    Certa faccenda che mi sta a cuore.”
    
    “Certo, don Severino. Alle quattro sono libero un paio d’ore: se per voi va bene…”
    
    “Alle quattro va bene, ti ringrazio.”
    
    “Grazie a voi.”, e si allontanò.
    
    “Un bravo ragazzo…”, ripeté don Severino, sorbendo con un sospiro di apprezzamento un sorso della ...
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