Il lavoro ideale per me
Data: 21/02/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... me. Sono andato in un ripostiglio, ho preso due cuscini e siamo entrati in ascensore insieme. Io ero abbracciato ai cuscini e stavo un po’ più avanti di loro. Appena partiti, il più alto mi afferra la testa e mi ficca in bocca la sua lingua, smucinandomela dentro. L’altro mi mette una mano sul sedere a palparlo pesantemente. Mi sento svenire.
Il primo, finito il bacio, mi dice all’orecchio:
“Ti abbiamo visto sul sito, sai? Lo vuoi un po’ di sesso?”
“Macché, questo vuole proprio cazzi duri. Non è vero, ragazzo?”
Sono confuso. Non riesco a parlare. Giuro che non mi aspettavo un approccio così ruvido. E dire che non ero proprio alle prime armi. Mi spingono verso la camera e mi fanno entrare.
“Lascia questi cuscini, non ci servono” e me li tolgono dalle mani. Mi palpano dappertutto e mi spogliano. Ora l’uno ed ora l’altro, mi tolgono un capo per volta fino a lasciarmi completamente nudo.
“Guarda che meraviglia, compare! Guarda che corpicino fantastico”.
“E che delizia questo culetto! Sarà un vero piacere spaccartelo, tesoro. Perché è quello che vuoi, vero? Vuoi farti scopare dai nostri due cazzi. Non è così?”
“Siamo belli carichi, sai? Dobbiamo svuotarci i coglioni e tu sarai la nostra troietta per questi giorni”.
“Allora? Dì a zio che lo vuoi”.
Ero eccitato e sentivo il mio buchino boccheggiare. Non ero mai stato con due maschi insieme. Mi sono lasciato andare alla lussuria crescente.
“Si, si, vi voglio. Prendetemi come volete. Fatemi quello ...
... che volete”.
“Vogliamo fotterti bocca e culo…”.
“…e riempirti di tanta buona crema di palle”.
“Ooohhh, siii”, mentre uno mi succhiava un capezzolo e l’altro mi ficcava un dito bagnato di saliva su per il culo. Poi si alternarono e, mentre uno mi baciava o mi leccava un orecchio o mi strizzava un capezzolo o una chiappa, l’altro si spogliava finché anche loro rimasero nudi. Avevano pelo in abbondanza ben distribuito e i loro cazzi erano già belli in tiro.
“Me lo scopo prima io”, disse il più anziano.
“Nooo, tu sei troppo frettoloso. L’ultimo ragazzo era ancora vergine e tu lo hai sfondato senza un briciolo di pietà”.
“Si, ma alla fine gli è piaciuto eccome. Eppoi, lui non è più vergine. E’ vero che non lo sei?”
“No, non lo sono ma, vi prego, non fatemi male”.
“Scordatelo, se no non c’è gusto. Dobbiamo sentirti piangere. Ma ti bastoneremo solo a colpi di cazzo, non ti preoccupare. Poi ci ringrazierai”. L’idea non mi dispiaceva affatto anche se avevo un po’ paura.
“Ok, fai tu allora”, ha detto il più alto e si è sistemato seduto, con la schiena appoggiata alla testiera del letto e le gambe larghe. Teneva il randello duro in mano, grosso e lungo da far paura a chiunque ma non a me che pensai subito al piacere che ne avrei ricavato.
“Vieni qui, tra fuori la lingua e leccami i coglioni”, mi ordinò.
Sono salito a quattro zampe sul letto, mi sono avvicinato e, poggiate le mani alle ampie cosce pelose, ho cominciato a leccare di gusto la grossa sacca ...