1. L'inquilina del piano di sopra


    Data: 13/02/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Drakar, Fonte: Annunci69

    ... certo ordinarle di alzarsi la gonna e farmi vedere come gli stavano slip. Certe cose si possono fare solo quando vi è una negoziazione preliminare al contesto in modo tale che i ruoli con i relativi confini e limiti siano già noti ed accettati da entrambi.
    
    Qui invece dovevo recitare a soggetto su un palcoscenico senza luci cercando di non sbattere il muso.
    
    Mentre finivamo di bere il caffè e parlavamo del più e del meno scelsi la strada percorrere.
    
    Mi rivolsi a lei dicendole: “in cucina, nel frigo, c’è una bottiglia d’acqua me la prenderesti per cortesia?
    
    Lei mi guardò e mentre si alzava mi rispose: ”Si, te la vado a prendere”
    
    Tornò dalla cucina con bottiglia d’acqua che posò sul tavole e mentre stava per sedersi nuovamente la bloccai dicendole: “non sederti, voglio che resti in piedi, voglio guardarti. È la prima volta, dopo tanto tempo, che posso farlo come desidero, voglio gustarmi la tua presenza qui, solo per me”
    
    Lei si fermò e timidamente mi si mise davanti. Volevo farla sentire desiderata, ma volevo anche provasse una sensazione di turbamento mista ad eccitazione.
    
    La osservai in silenzio per circa una 30 ina di secondi senza dire nulla. Chi ha vissuto situazioni come quelle di Carla sa benissimo quanto possono essere lunghi ed interminabili 30 secondi.
    
    Sa benissimo come il proprio essere venga pervaso da un turbinio di sensazioni non ultime quelle tendono a rompere i fremi inibitori per poter dare finalmente sfogo alle proprie pulsioni.
    
    Ruppi ...
    ... il silenzio dicendole: “ sei bella Carla. Hai fatto quello che ti ho chiesto?”
    
    Lei mi guardò e con un filo di voce rispose: “si l’ho fatto”. E aggiunse. “non riesco a spiegarmi cosa mi sia successo ma è da sabato scorso che sono sconvolta, c’è una parte di me che tenta di opporsi a tutto questo ma c’è un’altra parte che invece non desidera altro.
    
    Non mi feci scappare un’occasione così ghiotta per prendere ancora più saldamente in mano la situazione e prontamente aggiunsi: “e quando ci pensi la cosa ti procura piacere, vero?”
    
    L’aggiunta del sostantivo “vero” ha un duplice effetto: quello di dare valore e conferma alla sua frase quello di portare alla luce la sua libidine, ossia il piacere che sta provando nell’assecondare le mie richieste
    
    Difatti la sua risposta, pressoché scontata ( diversamente si sarebbe contraddetta ) fu: “si mi piace”
    
    “Bene” risposi io, “allora adesso sai cosa devi fare”
    
    A quelle parole lei ebbe un attimo di esitazione, dovevo prenderla per mano e portarla dove lei desiderava essere portata. Mi alzai dalla sedia e le andai vicino, le presi il viso tra le mani e la bacia sulle labbra. Un bacio morbido non passionale, non era ancora il momento per quello.
    
    Adesso era il momento del suo abbandono alle mie voglie. Mi trovavo davanti una donna combattuta tra la sua femminilità unita alla voglia di lasciarsi guidare ( parlare di sottomissione è ancora prematuro in questa fase e a queste condizioni ) e le sue remore, le sue paure.
    
    Le misi ...
«1...3456»