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L'inquilina del piano di sopra
Data: 13/02/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Drakar, Fonte: Annunci69
... lui a prenderlo” La guardai e risposi: “va bene, come vuoi tu, vorrà dire che andrò a farmi un giro per i mercati” Lei girò le spalle e andò via. Pazienza dissi tra me e me, ci ho provato ed è andata male. Aggiungiamo anche questo a tutti gli No che mi sono preso. Ma non era finita li. Venerdì sera al rientro dal lavoro noto una busta bianca nella mia buca. La prendo e la apro, dentro c’era un biglietto con sopra scritto: ”non andare via domani” Rilessi più volte quelle poche righe scritte in stampatello e senza nessuna firma. Non ce n’era bisogno di firme, solo una persona poteva dirmi di non andare via. Quella che sarebbe scesa alle 10,00 per prendere o con la scusa di prendere un capo di abbigliamento caduto dal piano di sopra. Non sapevo cosa pensare ed ancor meno sapevo se sarebbe veramente venuta. La mente umana è molto strana ed imprevedibile, poteva succedere di tutto. Per fortuna in questo caso il tutto era rappresentato da sole due alternative e da li a 16 ore avrei scoperto quale delle due si sarebbe verificata. Il sabato mattina feci le stesse identiche cose che facevo tutti gli altri sabati compresa quella di fumarmi una sigaretta sul balcone alle 9,00 per vedere il marito di Carla che prende la sua bici e si avvia pedalando verso il parco poco distante. Erano le 9,45 quando senti il campanello suonare. Alzandomi per andare ad aprire mentalmente mi dissi: “ma chi rompe le scatole proprio adesso? Due minuti e lo liquidi subito” Spiai ...
... dallo spioncino e vidi che era Carla. Confesso che non me l’aspettavo che venisse in anticipo anche se solo di 15 minuto. Reputai entrambe le cose ( che aveva accettato l’invito ed era venuta in anticipo ) un buon segno. Ed infatti lo era. Aprii la porta salutandola con un sorriso cordiale e le dissi: “ vieni accomodati “ Per sciogliere la tensione aggiunsi: “questa volta il caffè lo devo ancora preparare per cui dovrai sorbirti la mia compagnia un po’ più a lungo” Sedendosi Carla ribatté: “se non lo preparavi tu te l’avrei chiesto io”. Volendo saggiare il terreno risposi: “la prossima volta sarai tu a prepararlo”. La frase è imperativa, è praticamente un ordine. Volendo avrei potuto attenuarne il contenuto sostituendo “sarai” con “proverai” ma ci tenevo che le giungesse chiaro il messaggio che chi conduceva il gioco ero io. Però usai un tono morbido, confidenziale, rassicurante. Volevo che percepisse la sensazione di sentirsi guidata in un contesto dove poteva sentirsi a suo agio. Ed infatti centrai l’obiettivo perché la sua risposta fu: ”se lo vuoi lo preparerò”. Adesso veniva la parte più delicata, non dovevo sbagliare nulla. Una sola mossa errata ed avrei compromesso tutto. Lei era li, sicuramente aveva indosso gli slip che le avevo detto mi sarebbe piaciuto vederle addosso. Dovevo fare in modo che lei sentisse il desiderio di mostrarsi a me e contemporaneamente dovevo prendere in mano la situazione senza calcare troppo la mano. Non potevo ...