1. La sbronza - 2


    Data: 13/02/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: IlBaroneRosso, Fonte: Annunci69

    ... giacca e cravatta, io sono rimasta com’ero, mi sarei spogliata dopo, non vedevo l’ora che Giorgio chiamasse un taxi per Tobias e pregustavo un dopocena intimo: forse quella sera mio marito era più in forma e, sia detto senza scandalo, avevo proprio bisogno di un po’ di sesso casalingo fatto come si deve.
    
    E anche lui, secondo me.
    
    IN ATTESA DEL DOPOCENA
    
    La vodka era buonissima, secondo loro, io ho assaggiato con la punta della lingua dal bicchierino di Giorgio, ma non mi piaceva per niente.
    
    - Oh no, not in that way – diceva l’austriaco, col suo inglese da prima media.
    
    E mi mostrava come si deve fare.
    
    Un bicchierino pieno fino all’orlo, apri la bocca, e tutto giù in gola.
    
    - Oh, good, very good.
    
    Era il terzo bicchierino che si scolava in quel modo.
    
    Più una bottiglia di barolo in due, a cena; io ne avevo assaggiato solo un fondo.
    
    Più la grappa, a fine cena.
    
    Più il limoncello offerto dal padrone del ristorante.
    
    Più la vodka che loro continuavano a bere.
    
    Doveva andare in bagno.
    
    Giorgio, anche lui mica tanto sobrio, l’ha accompagnato.
    
    Quando è tornato, gli ho suggerito di mettersi un attimo sul divano.
    
    Cinque minuti di relax, poi avremmo chiamato il taxi.
    
    Ma dopo neanche un minuto dormiva e russava anche.
    
    Giorgio aveva voglia.
    
    - Dai vieni qua, Margherita.
    
    Anch’io avevo voglia, ma a letto, non lì.
    
    - Stai fermo, aspettiamo che sia andato via.
    
    - Ma tanto dorme, non se ne accorge nemmeno.
    
    In effetti, Tobias si era ...
    ... accasciato sul divano, col respiro pesante anzi, stava russando.
    
    Giorgio mi stava abbracciando, me l’ha fatto sentire, era davvero in tiro, un gran bozzo contro la mia gamba, sembrava che avesse un bastone nei pantaloni.
    
    - Dai vieni qua -.
    
    - Aspetta un attimo, facciamo tutto dopo -.
    
    Non ha sentito ragioni, mi ha tirato giù sul divano, a mezzo metro da Tobias che russava, mi ha tirato fuori le tette e toccava palpava baciava.
    
    - Stai fermo, mi fai male -.
    
    Cercavo di parlare sottovoce, non volevo svegliare l’austriaco mezzo ubriaco, ma anche Giorgio aveva bevuto troppo.
    
    Così mi ha convinto a fargli un piacerino lì, gli ho tirato giù la lampo e gliel’ho tirato fuori: da almeno due anni non l’avevo visto così in tiro. Ho spento la luce del salotto, e adesso solo dal corridoio veniva un po’ di chiarore, e gli ho fatto un pompino giusto, di quelli extra, come da un paio d’anni avevo imparato a fare, grazie a Ciccio, il più vispo dei due colleghi protagonisti del mio triangolo professional-erotico.
    
    Giorgio era al massimo dell’eccitazione:
    
    - Dai, siediti sopra –.
    
    Avrebbe voluto una roba che quegli sporcaccioni di Ciccio e Vittorio chiamavano ”a spegni moccolo”, che tante volte avevo fatto con loro, visto che si combina bene con il sesso a tre.
    
    In genere spegnevo il moccolo di Vittorio, mentre Ciccio verificava se avevo ben appreso “l’arte sovrana”, così diceva lui, di fare i pompini.
    
    Francamente non mi fidavo: pensavo che Tobias avrbbe potuto svegliarsi ...