Gioventu’ sfondata
Data: 12/02/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... giovane seppe comportarsi bene, osservando cosa facevamo noi prima di fare qualsiasi movimento. Le posate giuste per ogni piatto, i bicchieri giusti da alzare al momento giusto. Voleva imparare ad agire correttamente in un ambiente sociale così lontano dal suo. Mostrava così di essere molto intelligente e voglioso di apprendere. Mi compiacque.
Parlammo di tutto: della sua vita, della mia vita, di quella di Elias che, come al solito, inevitabilmente, entrava a fondo in particolari piccanti dei suoi anni di detenzione. Molto eccitante ma fuori luogo a tavola. La cena fu molto apprezzata da tutti. Leggera e fresca, adatta ad una tranquilla serata estiva con vista sulla laguna illuminata dalla luna piena. Scherzammo su questo. La sera adatta ai lupi mannari.
“Hai paura di essere sbranato dai lupi famelici?” ed era chiaro che mi riferivo a me e il mio amico.
“No. So cosa dare loro per tenerli buoni. E poi… un po’ mi piace essere sbranato” disse sorridendo.
“E questo lupo qui lo hai già messo alla prova?”, indicando Elias, che subito intervenne:
“Sono io che l’ho messo alla prova. Mi ha fatto un pompino con l’ingoio veramente fantastico. Non l’ho neanche costretto… Non vedo l’ora di scoparlo come si deve… Naturalmente dopo di lei, capo” aggiunse.
Ancora un sussulto del mio cazzo. In un flash immaginai la scena. Veramente eccitante.
Dopo cena andammo in salotto per un buon bicchiere di Porto e continuammo a parlare delle nostre avventure. Io cercai di non dire ...
... troppo. Avevo paura di sconvolgere il ragazzo con le tante porcate che avevo fatto. Ma ero interessato a conoscere le sue prime esperienze. A sedici anni con un ragazzo della sua scuola ma di due anni più grande. Poi i parchi pubblici, i pub gay. Le sue preferenze per gli uomini maturi. Si vedeva che era affamato di sesso, come è giusto alla sua età. I racconti di Elias, invece, puntavano ai particolari più carnali, ad accoppiamenti animaleschi estremi sia di coppia che di gruppo. Risultato: l’atmosfera si fece sempre più calda e sensuale.
Mi sedetti sul divano accanto ad Alex. Gli sfiorai la gamba, poi il collo, la guancia. Gli afferrai la testa e portai la mia bocca sulla sua, la mia lingua a confrontarsi con la sua, al sapore del vino che avevamo bevuto, dei cibi che avevamo mangiato, delle nostre rispettive salive. A quel punto, Elias venne davanti a noi, si calò la zip e tirò fuori la sua sventola di cazzo già mezzo duro. Quando Alex si staccò dalle mie labbra, si girò verso di lui, aprì la bocca e ne imboccò la cappella e, facendo dei piccoli su e giù, ne ingurgitava sempre di più. Non era un’impresa facile, ma si vedeva che ci sapeva fare e riuscì ad imboccarne quasi la metà di quella proboscide.
Io, a pochi centimetri da quella scena, potevo sentire il risucchio di quella boccuccia famelica, i grugniti di apprezzamento del mio amico (che gli aveva messo una mano sulla testa per accompagnarne i movimenti), l’odore del suo sesso carico di testosterone. Il mio cazzo ...