Gioventu’ sfondata
Data: 12/02/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
Io e mia moglie siamo una coppia aperta o, meglio, libera. Nel senso che ognuno fa come gli pare e con chi gli piace. D’altronde non ci vediamo quasi mai. Lei gestisce una casa di moda e va in giro per il mondo ad organizzare sfilate. Adesso, infatti, è a Parigi. Io, invece, commercio in opere d’arte e mi divido tra i miei negozi di New York e di Tokyo. Ora però mi sono preso una pausa e sto nella mia villa a Beverly Hills. Sono Henry, un cinquantenne di origini maltesi dal fisico ancora piuttosto tonico grazie a mezz’ora di palestra casalinga ogni giorno.
Mi è venuta voglia di un bel culetto da sfondare così ho telefonato al mio procacciatore di qui. Sarà pure un avanzo di galera ma ormai sa cosa mi piace e riesce sempre ad accontentarmi. Lui è un tipo alto, atletico, sui 40 anni, pelosissimo, tanto che lo prendo in giro per questo. Gli dico che sembra uno scimmione e ci ridiamo sopra.
Non sono il tipo che si fa portare il ragazzetto, se lo scopa e via. A me piace conoscere il tipo, sentire la sua storia, mi piace corteggiarlo, assediarlo e farlo capitolare tra le mie braccia e sul mio cazzone. Eh si, ho un cazzo piuttosto notevole. E’ grosso e lungo forse sui 22-23 centimetri. Ma il mio amico Elias mi batte. Non ci crederete, ma il suo arriva quasi ai 30. E’ un vero miracolo della natura. Mi ha raccontato certi aneddoti di sé quando era in carcere! Per forza di cose, è’ lì che ha iniziato a fare sesso con ragazzi ed ha capito che è molto più piacevole che con le donne ...
... e senza tutte quelle rotture che ci propinano. Certo, lì dentro non andavano per il sottile e ogni nuovo arrivato giovane, volente o nolente, doveva sottostare alle voglie dei maschi affamati di qualsiasi buco adatto a scaricarsi i coglioni. Certo che, con le sue dimensioni, ne deve aver fatti piangere molti.
Insomma, gli ho telefonato e, dopo i saluti di rito, gli ho detto che avevo bisogno della sua opera. Mi ha detto che proprio adesso aveva un bel bocconcino per le mani che aveva bisogno di un qualche aiuto economico. Sicché ho invitato a cena lui e il ragazzo per la sera dopo, con la promessa che si sarebbero trattenuti da me per tutta la notte. Così ho allertato la cuoca dicendole che avrei avuto degli ospiti e ho sistemato tutto per il meglio, come ogni volta.
La serata era meravigliosa. Dalla mia villa, la vista era fantastica, con l’acqua del mare che moltiplicava le luci delle case, delle barche e la luce delle stelle.
Al loro arrivo, li ho accolti come un padrone di casa deve fare. Luce soffusa e, sparse in giro, molte candele dal chiarore caldo e tremolante. Li ho fatti accomodare in salotto per un piccolo aperitivo.
Il ragazzo era veramente bello. Piccolino, biondo, occhi verdi che brillavano anche al buio. La leggera peluria che aveva sopra le labbra non lo aiutava di certo a sembrare più grande. Era incantato dal lusso della mia villa ed era eccitato dall’idea di essere al centro dell’attenzione. Indossava una t-shirt stampata dal fondo scuro ed un ...