1. Una laurea nel cesso


    Data: 11/02/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: AndreaCork, Fonte: Annunci69

    ... io devo attirare anche i clienti maschi… il trucco è sempre perfettamente in ordine e la bocca carnosa è sempre sottolineata da un bel rossetto scuro. Ma per il resto… pantaloni e ciabatte. Che Andrea apprezza particolarmente tutte le volte che viene a trovarmi. Si siede di fianco al bancone e mi guarda i piedi tutto il tempo: quando so che deve venire mi diverto a indossare le calze di nylon, visto che a fine giornata finiamo a casa mia a divertirci. Se un cliente si trattiene a chiacchierare, mi appoggio al bancone e inizio a giocare con le ciabatte di pelle bianca sfilandole di continuo cosicchè lui possa fantasticare per bene. A fine giornata mi porto le ciabatte a casa e lui le annusa, ci mette dentro il cazzo durissimo, mi annusa i piedi, li bacia… si eccita così. E poi finisce che ci divertiamo per bene. Adoro prenderglielo in bocca mentre si scatena con le sue fantasie di feticista dopo una giornata di lavoro, e lui adora scoparmi. E, dato che adoro come usa il suo attrezzo, sono ben contenta di lasciarmi guardare i piedi anche per ore da lui.
    
    Poi, se devo essere sincera, anche Marcello non disdegna qualche sguardo alle mie gambe e ai miei piedi; già, più di una volta l’ho beccato a guardarmi: quei pomeriggi dove si lavora di meno, e stiamo insieme nella sala delle spezie: siamo a lavorare seduti di spalle. Io sto sul mio sgabello e lui sul suo: talvolta mi giro e vedo dove si posa il suo sguardo: proprio lì, dove cade sempre lo sguardo di Andrea; e lo vedo il ...
    ... ragazzino come si rifà gli occhi quelle volte che indosso la gonna e le calze. Ovvio che lo lascio fare: mi piace sentirmi desiderata anche se da un ragazzo molto più giovane di me. Ammetto tutta la mia cattiveria: talvolta apposta lascio cadere una ciabatta e mi diverto a vedere che si gira di scatto per osservare lo spettacolo che gli offro. Magari resto girata verso di lui per chiacchierare un po', proprio per divertirmi un pochino a spese sue. Ormai, grazie ad Andrea, so riconoscere un feticista a distanza.
    
    Si nota benissimo lo sguardo deluso di Marcello quando entra in negozio e vede che invece delle calze di nylon ho dei normalissimi calzini di cotone, mentre quando oso delle calze un po' particolari me lo dice chiaro:
    
    “Belle calze oggi...” io facendo finta di non aver capito il suo gioco lo ringrazio del complimento e lo metto sotto a lavorare per poi divertirmi di nuovo a stuzzicarlo: mi piazzo davanti al suo tavolo, mi chino verso di lui e mostrandogli la scollatura gli propongo una pausa caffè: andiamo insieme alla macchinetta e mentre chiacchieriamo mi diverto, anche con lui, a giocare con i piedi.
    
    Mi eccito, un po' pensando a quello che mi farà Andrea qualche ora più tardi, un po' divertendomi a vedere l’erezione nei pantaloni di Marcello durante i miei cattivissimi giochi: sfilo le ciabatte, mi strofino i piedi sulle gambe, riprendo le ciabatte e le muovo avanti e indietro. E lui si gusta lo show: guarda, deglutisce, arrossisce e non capisce che lo faccio ...
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