Una laurea nel cesso
Data: 11/02/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: AndreaCork, Fonte: Annunci69
Una laurea nel cesso
Sono ingegnere. Mi occupo di costruzioni edili e amo il mio lavoro. Ho fatto di tutto per riuscire a lavorare in un prestigioso studio come professionista. Anzi. Sono ingegnere. Mi occupavo di costruzioni edili e amavo il mio lavoro. Poi una serie di circostanze mi hanno costretta a lasciare quell’occupazione e a cercarmi altro. Ho deciso che avrei cambiato ramo, completamente. Non ne potevo più di quell’ambiente troppo competitivo che mi stava consumando il fegato e la vita privata. Mi sono attirata l’odio dei miei genitori e della mia famiglia: hanno biasimato tutti la mia scelta di cambiare, di lasciare un lavoro fisso in cui mi ricoprivano di denaro per aprire una piccola impresa tutta mia: un negozio di specialità alimentari, tranquillo, in cui vendo cose un pò particolari che non si trovano ovunque. Hanno cercato tutti di mettermi in guardia contro i rischi della partita IVA, cercando di farmi desistere in tutti i modi ma io non ne ho voluto sapere: la vita è la mia e passati i trent’anni, non essendo sposata e senza figli da mantenere, non devo rendere conto a nessuno se non a me stessa. E se devo rovinarmi il fegato sarà per colpa mia e non per qualche collega infame che si diverte a rendermi difficili le cose. L’unica persona che mi ha incoraggiato è stato Andrea, il mio amico di vecchia data: mi ha spinto in questa mia scelta e mi è stato vicino nei momenti di difficoltà. Grazie al suo buon gusto di artista mi ha aiutato a scegliere la ...
... “location” (oggi si dice così… anche se io preferisco chiamarlo “posto”, alla vecchia maniera: ma tant’è...), mi ha aiutato con gli arredamenti e i colori dei muri, ha disegnato l’insegna del negozio e in men che non si dica sono stata pronta a partire. Sì, di fatto ho buttato la laurea nel cesso per mettermi in proprio. E non potevo fare scelta migliore.
Sto bene, vivo del mio lavoro e il mio fegato se la passa alla grande. Senza chiacchiere, senza mobbing o cazzate del genere. La mia giornata è divisa tra il banco e il retro bottega, dove confeziono vasetti di spezie preziose che faccio arrivare da ogni parte del mondo per venderle ai clienti. I pomeriggi viene Marcello, un ragazzo che studia all’università che mi dà una mano a confezionare i vasetti, che grazie a internet ho iniziato a spedire in tutta Italia. A volte si occupa delle consegne in città e mi aiuta un po' in tutto qui dentro. Davvero un bravo ragazzo, e anche un bel vedere per le clienti di sesso femminile: un bel ragazzo dai muscoli ben sviluppati, con la pelle scura, simpatico e gentile, è un bell’incentivo a passare nel mio negozio. Una cosa simpatica di questo nuovo lavoro, me lo ha fatto notare Andrea, è che non sono più obbligata a stare vestita elegante per tutto il giorno: stando dietro il bancone e con il grembiule da salumiera non devo essere elegante come se stessi in ufficio, e questo va tutto a beneficio della mia comodità. Mi limito a qualche scollatura generosa: se Marcello attirale clienti donne, ...