Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (22)
Data: 11/02/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69
... della mia umiliazione, consegnò la scopa a Rodolfo.
“Non fare solo lo spettatore – gli disse con tono pacato, ma fermo – pulisci la scopa sul corpo di tua moglie.”
RODOLFO
Restai immobile con la scopa in mano. Fissai Mia che abbassò lo sguardo. L’algerino ripeteva “avanti, avanti”. Non avevo altre scelte. Avvicinai la scopa alle tette di Mia, i capezzoli sembravano esplodere e vergognandomi ebbi un brivido di eccitazione quando le appoggia la scopa sulla pelle facendole cambiare il colore con quel lerciume che iniziò a colarle addosso. Non mi permise di smettere e mi obbligò a continuare, scopare per terra ed usare il corpo di Mia come uno zerbino.
“e non hai ancora finito, avanti schiava – usò quel termine con disprezzo assoluto – adesso ti stendi li in mezzo e ti rotoli per asciugare meglio il pavimento”
Il mio cuore ribollì, non potevo credere che avrebbe accettato quell’infamia.
Eppure la pudica e integerrima Mia stava diventando solo una schiava. Ormai lordata, si inchinò restando con una mano appoggiata al suolo, restando per un attimo sul fianco prima di lasciarsi scivolare completamente sul pavimento. Quasi interamente sudicia vidi la sua pelle accapponarsi ancora di più quando senza neppure protestare si sdraiò. Le tette si appoggiarono al suolo in quella mezza flessione. Umiliata e derisa in qualcosa che nessuno avrebbe mai potuto pensare.
Era abominevole. Io ero annichilito, la scena aveva perso la sua perversa fase di eccitazione, Mia era ...
... sdraiata in mezzo a quel fetido liquame insozzandosi completamente.
“Adesso sdraiati anche sulla schiena”. Mia sottomessa ubbidì girandosi e mostrando il lerciume attaccato al suo corpo.
“Visto, vostra moglie è solo una schiava ubbidiente tanto da lasciarsi usare come uno straccio per pavimenti”
“Le tette, voglio vedere quelle tette da vacca strisciare sul pavimento e funzionare da stracci” riprese Jamaal. Il liquido le si era attaccato addosso ed il pavimento lentamente si stava asciugando. Mia si fermò al suolo, tremante e scossa da fremiti profondi. Era in uno stato pietoso. Si mise in ginocchio spingendo le tette a sfiorare il pavimento dondolandosi per lasciarle scivolare avanti e indietro sul suolo.
Jamaal prese la scopa e la passò sul corpo di Mia con un sadismo estremo, lentamente davanti scivolando sulle tette e poi dietro divertendosi a sfregargliela bene sul culo aumentando il lerciume che le restava addosso.
MIA
Ero sporca, bagnata e insozzata da gocce di sperma ormai insecchite e urina che piano piano iniziavano ad asciugarsi, ero ancora lì, sdraiata a terra e sentivo il gelido delle mattonelle lungo la mia schiena.
In cuor mio speravo che tutto passasse presto, ma il mio corpo era sempre in attesa di un nuovo ordine, di un ulteriore passo vergognoso verso l’umiliazione più profonda.
Così il suo nuovo ordine “Mettiti pure le calze”, mi sollevò da una parte perché pensavo che stesse tutto finendo, almeno per quella giornata, dall’altro rimasi ...