Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (22)
Data: 11/02/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69
... provare piacere per me, per quello che facevo, per come venivo usata, provavo ancor più piacere nel vedere che quelli che mi usavano godevano di me, di quello che mi stavano facendo e più li sentivo godere, più facevo di tutto per aumentare il loro piacere.
Alla fine Rodolfo mi esplose in gola tutto il suo orgasmo che, senza indugio e come avevo imparato, mi affrettai ad ingoiare.
“Ero certo – riprese Jamaal mentre mi accarezzava il sesso e io pulivo con la lingua le ultime gocce sul glande di mio marito – sei una viziosa, godi persino a succhiare tuo marito mentre il tuo padrone ti frusta.”
Non risposi, ma provavo piacere anche nel sentirmi dire certe cose.
Restai in ginocchio davanti a mio marito in attesa di nuovi ordini.
“Guarda cosa ti sei ridotta a fare, da professoressa a puttana ecco cosa sei – continuò – una signora per bene come te che si lascia trattare in questo modo è giusto che provi emozioni forti”.
RODOLFO
Mi resi conto ancora di più del suo degrado.
Non mi sfiorò neppure con le mani. Mi baciò il sesso ed iniziò a far scivolare la sua lingua lungo l’asta eretta dandomi una piacevole sensazione mai provata eccitandomi nell’immaginarla alle prese con i sessi che si era fatti in quel cinema nell’ora precedente. Muoveva le labbra avanti e indietro sincrone con il movimento della lingua come da vera professionista del sesso.
Mia non mi aveva mai succhiato in quel modo.
Un altro colpo la fece sussultare e sentii le sue labbra tremare ...
... attorno al mio sesso. Alzò gli occhi e vidi per la prima volta delle lacrime rigarle il viso ma la sua umiliazione si diffondeva sulle sue labbra che non smettevano di scivolare avanti e indietro sul mio sesso che spinsi più profondamente nella sua gola provocandole un conato di vomito.
Si staccò solo per un attimo da me. Con un altro colpo di frustino questa volta facendola gemere dal dolore, Jamaal le intimò di continuare. Sentii il mio sesso tendersi e il mio affanno mescolarsi al suo svuotandomi nella sua bocca. Continuò ancora a riempirsi la bocca deglutendo tutta la mia eccitazione e facendomi provare dei brividi quando, con il sesso che si ritraeva, passò delicatamente la sua lingua sul glande.
Ma la sorpresa maggiore furono le parole che rivolse al suo mac Jamaal: “Grazie padrone di avermi punita così duramente, nessuno aveva mai osato farlo ora sento di appartenervi ancora di più”.
MIA
Sentii addosso lo sguardo penetrante di Jamaal che evidentemente non era ancora soddisfatto.
“Sicuramente proverai molto schifo di trovarti in questo cesso. A casa tua sarà tutto pulito ed in ordine ed avrai sicuramente una cameriera che lavora per te, non è vero?”
Passeggiando per quel locale e indicandomi le pozze di luridume sul pavimento mi continuava a dire: “Guarda che schifo!”. Poi si fermò in un angolo dove c’erano un secchio, degli stracci forse più luridi del pavimento e una scopa anch’essa lurida e molto sfilacciata.
Con un sorriso che sottintendeva molto ...