Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (22)
Data: 11/02/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69
... mi indicò la scopa.
“Adesso pulisci tutto.” mi disse con disprezzo.
Guardai la scopa e il mio padrone, anche quella era una cosa che facevo raramente a casa, sia perché avevo effettivamente una donna che faceva le pulizie, ma anche per mancanza di tempo, dovendo insegnare e poi preparare lezioni, esami e lauree. Quell’attività la facevo al massimo qualche sabato o domenica e esclusivamente quando non potevo proprio farne a meno.
Mi avvicinai a quelle attrezzature per le pulizie rendendomi conto che avevano bisogno di pulizia più loro che quel pavimento.
In ogni caso sentivo che dovevo ubbidirgli e presi il manico di quella scopa che un giorno, forse, aveva un colore diverso, sicuramente più chiaro.
“Una signora italiana così per bene che finisce a fare la donna delle pulizie in un cinema porno agli ordini di un mac algerino – commentò ridendo, poi con tono imperioso – Avanti schiava bianca muoviti, datti da fare”.
Ebbi un sussulto quando cambiò tono per darmi quell’ultimo ordine e non persi tempo a iniziare a spazzare quel pavimento cercando di farlo nel modo più giusto.
“E domani vieni a pulire anche il locale, ovviamente vestita come sei adesso”. Continuò con lo stesso tono imperioso.
“Sì, sì padrone, va bene.”
Dissi con voce tremante continuando a spazzare anche dove il pavimento era ricoperto di liquidi di natura facilmente immaginabile.
Non potevo certo far diventare quel pavimento così sporco come quello di casa mia e certamente non avrei ...
... potuto con una scopa così lurida, ma a Jamaal non parve vero potermi umiliare ancora una volta.
“Cosa aspetti – disse con quel suo solito tono di padrone dispotico e arrogante – devi anche asciugare il pavimento. Voi signore ricche e borghesi non sapete mai arrangiarvi, vi servite degli altri e volete tutto pronto. Vuoi che ti insegni io come fare?”
Con violenza mi strappò di mano la scopa e fece scivolare le setole o quelle che rimanevano di una vecchia scopa sul pavimento dove ristagnava maggiormente del liquido.
Nel fare questo faceva in modo che le setole colpissero la punta dei miei piedi facendomi indietreggiare di un passo.
Jamaal mi guardò con rimprovero ed io, per umiliarmi ancora di più ai suoi occhi, chinai il capo in maniera sempre più sottomessa fermandomi, nonostante lui mi facesse passare la scopa non solo sui piedi, ma anche sulle caviglie.
Mi guardò con un ghigno perverso e riprese a parlare.
“Visto che non ci sono stracci è l’unico modo, raccogli l’acqua con la scopa per terra e te la sfreghi sulle calze, e continui così finché hai asciugato tutto”.
Avrei voluto protestare, dirgli che la cosa mi faceva schifo, come effettivamente era in realtà, ma fui servizievole e ubbidiente, presi la scopa dalle mani del mio padrone e iniziai a fare quello che mi era stato ordinato. Ma già dall'inizio mi sembrava un’impresa ardua e fui presa da una crisi di ribrezzo per quanto mi veniva ordinato e per quanto sporco fosse quel pavimento, ormai diventato ...