1. La nipotina e la nonna vogliosa


    Data: 30/03/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Trozzai Gotusva, Fonte: EroticiRacconti

    ... sei sette ingressi e la casa in fondo, aveva un minuscolo cortiletto dove una vecchietta sedeva spesso davanti la porta di casa. Come per un automatismo, ad un certo punto iniziai a salutarla con un cenno del capo finché un giorno ci fermammo a fare due chiacchiere.
    
    Era una vecchina ossuta e molto sveglia, con uno sguardo vivace, con orgoglio esibì i suoi ottant’anni. Mi spiegò come fosse articolata la sua famiglia; lei viveva sola. La porta successiva era l’accesso alla casa di suo figlio che aveva due figlie di diciotto e diciannove anni. Ammisi di non averle mai viste, e lei se ne meravigliò, proponendosi di presentarmele appena possibile. Tergiversava nei discorsi parlando delle ragazze, e alla fine, vedendo che ero interessato a sapere (ne ero sinceramente incuriosito), mi disse che Miriam, la più giovane, era innamorata di me. La sera stessa, poco prima dell’imbrunire, mentre mi accingevo ad entrare in casa, mi chiamò con un cenno invitandomi ad entrare in casa sua.
    
    Il monolocale era pulito ed arredato in maniera essenziale con vecchi mobili, su una poltrona Frau piuttosto sdrucita, era seduta Miriam. Al richiamo della nonna si alzò e mi venne incontro, sembrava un bellissimo adolescente androgino. Capelli cortissimi come un maschietto, vestita con Tshirt e pantaloni stretti bianchi che sottolineavano il fisico slim, piallato come quello di un giovane, un minimo accenno di seno, addome piatto quasi scavato, braccia e gambe muscolose ma asciutte e due glutei ...
    ... dirompenti nella loro guizzante rotondità.
    
    Che altro dire, si caratterizzava come femminile per il modo di portare orecchini piccolissimi e scarpette piane quasi da ballerina e per la patta completamente piatta del pantalone, priva della convenzionale abbottonatura e rigonfiamento tipico dei maschi. Mi strinse la mano con una certa vivacità e senza alcun timore mi disse: ciao, mi piaci molto e vorrei stare un po’ con te appena possibile. Dichiarai la mia disponibilità, la nonna disse subito che se lo desideravamo lei avrebbe anche fatto un giro lasciandoci casa libera, ma la piccola Miriam rimandò il nostro incontro al giorno dopo, appena fossi rientrato dal lavoro. Mi avrebbe aspettato e sarebbe arrivata alla porta in tempo.
    
    Non mi attizzava più di tanto quel ragazzino mancato, chissà cosa avrebbe avuto da dirmi. Volli accertarmi che fosse maggiorenne, sembrava proprio un ragazzino che da poco avesse ultimato le medie. Il giorno dopo me la trovai davanti casa ed entrò appena aprii la porta. Mi abbracciò ed iniziò a baciarmi infilandomi la lingua in bocca. Si strusciava sulla mia povera patta come se avesse voluto estirparla e mi ritrovai con una erezione che emetteva liquido precoitale come una fontanella, desideravo liberare l’uccello per farlo sfogare. Niente da fare, Miriam non mollava.
    
    Continuava a baciarmi con una foga incredibile, limonava come un’ossessa, non sapevo che dire o che fare, non mollava un minuto. Mi facevano male le mandibole per la forza e la durata ...