1. Prima esperienza di alvin 5º parte


    Data: 08/02/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Liliana1980, Fonte: Annunci69

    ... me, non essere impaziente”.
    
    Con un gesto si puntò la cappella all'ano cominciando lentamente a scendere.
    
    Non credevo ai miei occhi, ma soprattutto non credevo alla sensazione che stavo vivendo, il suo ingresso cedeva quasi senza sforzo, in breve l'intera cappella fu inghiottita.
    
    Feci un debole movimento verso l'alto per dargli una mano,
    
    Io andavo per intuito, lui con esperienza.
    
    Stavo perforando un buco caldo e invitante.
    
    Aveva raggiunto un ritmo lentissimo come se volesse assaporare ogni movimento.
    
    "senti male? "
    
    Fu la mia ingenua domanda.
    
    Non disse nulla, mi fece segno di no e continuò nel suo alzarsi-abbassarsi,mentre le mie palle pulsavano come non mai.
    
    Con le mani accarezzavo il suo petto, soffermandomi in modo particolare sui capezzoli, avevo scoperto che gli piaceva molto.
    
    Quel su e giù andò avanti per un bel po’.
    
    Zio sapeva quando era il momento di fermarsi, di rallentare.
    
    Che dolce tortura.
    
    Ad un tratto non sentii più nulla.
    
    Ero letteralmente esploso dentro di lui.
    
    Fu uno degli orgasmi più lungi della mia vita, beh!, una vita molto breve, ma in quel momento era quello che provavo.
    
    Mi sentivo felicissimo.
    
    Rimanemmo nudi per qualche minuto l'uno a fianco dell'altro.
    
    Occhi negli occhi.
    
    La sua mano mi accarezzava il viso.
    
    La mia accarezzava il suo.
    
    Non c’è ne accorgemmo nemmeno, ci addormentammo.
    
    Furono i rumori proveniente dalla cucina a svegliarmi.
    
    Fui il profumo di pane tostato,la colazione era ...
    ... bella e pronta.
    
    “andiamo al mare?”.
    
    “certo che altro vuoi fare? ieri abbiamo fatto gli straordinari”.
    
    “mi sembrava avessi parlato di un certo allenamento”.
    
    “no, meglio andare a nuotare e a prendere il sole”.
    
    “va bene ti precedo”.
    
    Indossai il costume e mi fiondai nel mare.
    
    Mare e sole, sole e mare, così trascorse la mattinata fino all’ora di pranzo.
    
    “ti andrebbe un bel piatto di spaghetti?”.
    
    “si”.
    
    “va bene vado a mettere l’acqua sul fuoco, fatti un’altra nuotata e poi vieni”.
    
    Lo guardai allontanarsi e mi tuffai in acqua.
    
    Rientrai dopo circa 20 minuti.
    
    Aveva già preparato la tavola e stava impiattando il pranzo.
    
    Mangiai di gusto quell’abbondante piatto di pasta
    
    Poi, colpa della notte quasi insonne e della digestione.
    
    “vado a sdraiarmi un paio d’ore, ho un po’ di sonno”.
    
    “vai, vai, metto a posto e forse ti raggiungo pure io”.
    
    Mi svegliai con la sensazione che qualcuno mi stesse osservando.
    
    Aprii gli occhi,davanti a me nessuno,solo la parete bianca.
    
    Ma l’impressione di essere osservato non era scomparsa.
    
    Ero girato su di un fianco, girai leggermente la testa per guardare dall’altra parte, a fianco del letto c’era lo zio.
    
    In piedi stava fissando il culo completamente scoperto.
    
    Il guerriero fortemente eretto, la cappella violacea,le vene gonfie di sangue.
    
    “da quanto sei qui?”.
    
    “abbastanza”.
    
    “dammi un’attimo che mi alzo”.
    
    “non farlo, ti prego non farlo, lasciati guardare sei bellissimo”.
    
    A dir la ...
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