1. Prima esperienza di alvin 5º parte


    Data: 08/02/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Liliana1980, Fonte: Annunci69

    ... verità credo si riferisse ad un’altra parte anatomica, altro non vedeva.
    
    Si avvicinò al letto.
    
    “ragazzo perdonami ma non c’è la faccio, non posso aspettare la prossima settimana, ho troppa voglia”.
    
    “cosa significa non puoi aspettare?”.
    
    “amore mio, voglio mettertelo dentro,voglio la tua verginità”.
    
    “pensi sia pronto?”
    
    “lo sei,lo sei,oppure te lo aprirò,ti voglio”.
    
    Non riuscii a rispondere.
    
    Prese le gambe e mi girò sul letto tirandomi a se.
    
    Ora avevo il culo sull’orlo.
    
    Le gambe divaricate, a cavallo delle sue braccia.
    
    “solleva le gambe”.
    
    Le sollevai prendendole sotto le ginocchia e portandole all'altezza delle spalle.
    
    Si inginocchiò, iniziando a leccarmi il perineo.
    
    "ora ti lecco bene il buchetto così ti faccio rilassare".
    
    L’azione segui le parole.
    
    "Mmmmh, siii, dai, leccamelo così che mi fa impazzire, forza, dacci dentro con la lingua".
    
    Non credevo alle mie orecchie, io che lo incitavo a darci dentro.
    
    Prese a leccarmelo con una foga ancora più grande.
    
    Mi spalancò bene le chiappe ed iniziò a lavorare bene il buco con la lingua.
    
    Al contatto l’ano sembrava allargarsi sempre di più.
    
    “vuoi farti fottere amore mio?".
    
    “si,tutto quello che vuoi,desidero tu sia felice,ne ho voglia,ma ti prego fai piano”.
    
    "non resisto più,ho le palle che mi scoppiano, devo scaricarle dentro di te”..
    
    “fallo zio, fallo,fammi diventare uomo,fammi tuo”..
    
    Sentii il dito medio infilarsi su per l’ano,emisi un gemito di piacere,sentivo ...
    ... il muscolo contrarsi e cedere contemporaneamente.
    
    “te lo allargo un po’ e lo riempio di saliva”.
    
    " zio, non resisto più,lo sai che ti desidero, ho voglia di fare sesso con te."
    
    Mi piaceva immensamente quello che stava succedendo.
    
    "ora sei pronto ragazzo mio!".
    
    Dicendolo si alzò in piedi e puntò la verga.
    
    Lentamente appoggio la cappella sul buchetto.
    
    Diede una leggera spinta, come a presentarsi.
    
    La cappella si assestò.
    
    Molto lentamente cominciò a spingere allargando il buco sempre di più, finchè tutta la cappella non fu dentro.
    
    Ma quando tentò di proseguire, non resistetti più (mi faceva male, ma non lo volevo dire per non deluderlo) cercai di sfilarmi.
    
    Ma lui entrò nuovamente dentro di me.
    
    " forza amore, apriti, ci siamo quasi".
    
    Stringendo i denti ne accolsi una buona metà.
    
    Sentivo la pelle che pareva si stesse strappando.
    
    "piano zio fai piano ti prego" .
    
    Si fermò sorridendomi e non andò oltre.
    
    Restò ancora un po' ad esplorarmi,senza avanzare di un centimetro.
    
    Il dolore si era attenuato,ma la voglia no.
    
    Gli misi le gambe dietro la schiena avvolgendolo in una morsa..
    
    Le tirai verso di me costringendolo a penetrarmi.
    
    Lui stesso diede una forte spinta.
    
    Sbarrai gli occhi, un urlo soffocato.
    
    Sentivo l’obelisco che mi penetrava.
    
    Finalmente la resistenza si attenuò e tutta la lunghezza di quella dura carne si fece spazio dentro di me.
    
    La cappella di sembrava sbattermi sulla bocca dello stomaco.
    
    Le natiche ...
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