Prima esperienza di alvin 5º parte
Data: 08/02/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Liliana1980, Fonte: Annunci69
Eccomi a finire la storia,finalmente diranno parecchi di voi,forse avete ragione.
Perciò riprendo il racconto della dell’iniziazione di Alvin al sesso.
Vi ricordate dove eravamo rimasti?
“ora tocca a te”.
Risi di gusto a quella battuta.
“mi hai distrutto zio”.
“per un semplice pompino? come farai quando dovrai accontentare qualche focosa ragazza?”.
“per il momento il problema non si pone,non c’e nessuna che mi piace”.
“la troverai,la troverai, quando meno te lo aspetti”.
Ringrazi silenziosamente zio di quella chiacchierata, in questo modo potei riprendermi, credo lo avesse fatto apposta.
Mi aiuto ad alzarmi.
Prese il mio posto sul divano e si mise nella stessa posizione che avevo io inizialmente.
Mi inginocchiai.
Ero emozionato e nello stesso tempo preoccupato di fare le cose bene.
Faccio più o meno quello che aveva fatto almeno all’inizio.
Alla fine mi bagno le labbra e le appoggio chiuse sulla punta del pene, guardandolo fisso negli occhi, per vedere le sue reazioni.
Spingo su di lui la mia testa e lascio che sia il pene a dischiudermi le labbra.
Lo faccio entrare per un po', mi tiro indietro trattenendolo con le labbra e accarezzandolo con la lingua.
Ho deciso di giocare in un modo differente.
Per la seconda volta entrerà dentro un po' di più.
La terza ancora di più, fino a riempirmi la bocca inesperta.
Parecchia saliva mi esce dai bordi della bocca.
Impugno l’asta con una mano e seguo il movimento della ...
... testa.
Schiaccio lievemente col pollice la base dell'asta quando sto tornando sù.
Continuo il movimento con la mano, anche quando mi stacco da lui per stimolargli il glande con la lingua.
Mi piace che lui non riesca a staccare gli occhi da me, ne vado fiero.
Imbocco nuovamente quella violacea cappella.
Cerco di creare con le labbra una chiusura perfettamente ermetica intorno alla pulsante verga.
Non mi è possibile farlo e poi chissà perché volevo farlo? probabilmente frutto di qualche lettura.
Decido di rendere più morbide le labbra,la bocca non più serrata come una morsa, la voglio far diventare come un nido caldo ed avvolgente in cui la lingua culla il glande.
Succhio avidamente la cappella.
Vado su e giù, bocca e mano sincronizzate.
A questo punto alzo lo sguardo per vedere la faccia dello zio.
Per poco non soffoco dalla voglia di esultare.
Sembra in preda a visioni oniriche, il suo sguardo è un misto di estasi ed stupore.
Mi impegno ancor di più.
Poi una decisa tirata ai capelli mi fa abbandonare il lauto pasto,il membro esce violentemente dalla bocca, giusto in tempo per ricevere parecchi spruzzi di sperma sul petto.
Tenni quel pezzo di carne pulsante nella mano finché non finirono gli spasmi.
Ero talmente preso dal pompino che non mi ero accorto che stava per avere l’orgasmo.
“non sei ancora pronto per ingoiare lo sperma,potrebbe farti schifo e non lo faresti mai più”.
Mai parole furono così profetiche,ho provato ...