1. Il primo incontro


    Data: 06/02/2020, Categorie: Incesti Gay / Bisex Autore: aleph, Fonte: RaccontiMilu

    ... felice di farti torturare!’ ‘Non &egrave quello’ singhiozza mia madre ‘era il suo giorno’ e mi indica ‘scusa, tesoro, papà non me l’aveva detto’ Il Ligure tracanna un altro paio di sorsi continuando a guardare mia madre con quella faccia da depravato poi le ordina di andare a prendere gli strumenti. Quando ritorna porge ad ognuno di noi due di quegli aghi enormi senza punta e si accomoda sullo sgabello, sulle sue gambe tiene la mappa dei suoi seni. ‘Tuo padre ha detto: devastatela dentro ed &egrave quello che faremo. Oggi non risparmiaremo nulla delle tue ghiandole, Troia’ Mi fa cenno di prendere il seno sinistro. Conficco il primo ago al centro del capezzolo come mi ha spiegato mia madre e la sento urlare di dolore. Guardo la mappa, confronto la forma della tetta poi, quando mi sento sicuro appoggio l’altro ago e mentre sto per spingerlo dentro lei indica un punto poco distante per correggermi. ‘Niente suggerimenti, Zoccola! Ficcalo dentro lo stesso, così impara!’ Cerco gli occhi di mia madre e le vedo far cenno di si con la testa, ancora in lacrime e così spingo l’ago in profondità, pur sapendo di aver sbagliato punto. ‘Fallo uscire dall’altro lato, così le fai più male’ e lo faccio mente lei ringhia di dolore. Faccio per sfilare l’ago dal seno, ma il Genovese mi ferma. ‘Fora la ghiandola dall’altra parte delle tette’ e me la indica sulla mappa. Inizio a rovistare l’interno del seno di mia madre, sfilando e reinserendo più volte. Il Genovese vuole che ogni volta che ...
    ... inserisco a vuoto io continui ad avanzare fino a forare la mammella dal lato opposto. Finalmente esclamo: ‘ho trovato la prima ghiandola!’. Spingo l’altro ago fino ad intercettare la punta del primo. Percepisco nettamente la forma sferica di uno degli acini e spingo, sentendolo squarciarsi. ‘Tutti, cercali tutti. Non devi lasciarne neanche uno intatto!’ Di nuovo cerco sguardo di mia madre e negli occhi terrorizzati le vedo nuovamente un cenno di continuare così continuo a frugare la zona e appena sento una di quelle sfere, la trapasso. Nel frattempo anche il Genovese ha iniziato a fare altrettando con il seno che ho torturato questa mattina. Quando non sento più nessuna zona elastica in quel punto, sfilo l’ago, guardo la mappa e riprendo in un altro punto, dopo un po’ mi rendo conto che le ghiandole interne sono disposte come i petali di un margherita e da quel momento quasi tutte le volte vado a segno senza sbagliare il foro iniziale. Dopo due ore di esplorazione capisco che le ghiandole più esterne sono circondate da più acini di quelle più interne: mediamente le une ne hanno nove, le altre sette. Sono arrivato a metà dell’esplorazione. La mamma non ha mai smesso di urlare e di lamentarsi, non vedo tracce di piacere quando la guardo negli occhi, ma solo dolore ed umiliazione. Guardo l’orologio e sono trascorse due ore. Continuo a devastarla un’altra mezz’ora, quando mi rendo conto che il centro di quelle ghiandole &egrave circondato dagli acini, per una volta non li foro appena ...
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