Il primo incontro
Data: 06/02/2020,
Categorie:
Incesti
Gay / Bisex
Autore: aleph, Fonte: RaccontiMilu
... avvolge l’ago che è entrato dal capezzolo. ‘Penso di essere dentro al canale’ ‘Spingi deciso, allora’ Pareva di forare un foglio di carta ed ero sceso di un centimetro circa. ‘Ti è piaciuto?’ ‘Si, mamma’ ‘Hai forato la parte più interna della ghiandola. Adesso spingi l’ago fino alla base del seno, ma fermati prima di toccare le costole’ Dopo un paio di centimetri pare di forare qualcosa di solido e poi entro nella parte meno densa del seno: effettivamente è molto burrosa internamente. ‘Se muovi l’altro ago, noterai che gli acini non si muovono più e se spingi si foreranno. Forane un paio’ ‘Oh mamma: è meraviglioso!’ ‘A voi uomini piace da matti frantumarli. I tedeschi sono andati avanti per tutta la notte. Dovevi sentire come ridevano facendo commenti sui miei seni distrutti e pieni di aghi. Ci vogliono un paio di mesi perché si riformino, per questo non ne rompiamo mai più di un paio per volta. ‘Posso forare un’altra ghiandola, mamma?’ ‘Si ma dovrai farlo da solo, ora’ Sfilo l’ago da sotto l’areola e lo premo con forza sulla parte superiore destra. La mamma ringhia di dolore mentre io, incurante, lo spingo fino a toccare la ghiandola che trovo proprio dove è indicata sulla mappa di papà. Faccio indietreggiare quasi completamente l’ago del capezzolo lasciandolo a penzoloni fuori e lo spingo in direzione dell’altro. ‘Mamma, temo di aver mancato il canale interno’ ‘Non ti preoccupare spingi l’ago dentro e fuori finché non troverai l’entrata’ Non ...
... ci vuole molto e sono dentro’ così, spingo l’ago in profondità dentro al seno. Ora con l’altro ago sento la parete di quegli acini e spingo l’altro ago fino a forarla. E lo ripeto’ ‘Tesoro, so che ti diverti ma adesso mi devi fare riposare qualche ora: andiamo a pranzo’ Verso le 16 sentiamo suonare alla porta, vado ad aprire e mi trovo questo tipo (il Genovese). L’aspetto é quello di un palestrato con la faccia alla Quentin Tarantino ed uno sguardo tra l’allucinato e l’allupato. Appena mia madre lo sente parlare viene incontro turbata, dicendo che mio padre non è in casa . ‘Lo so benissimo: tuo padre mi ha detto di venire a controllarvi e di approfittarne per divertirmi un po’ con la troia’ Io non so bene come comportarmi e mia madre telefona a mio padre in piena crisi isterica, urlandogli insulti per ribadire che avevano un accordo e che si sentiva offesa per non averlo rispettato. Nel frattempo il Genovese è entrato in casa e si dirige all’armadio dei liquori servendosi direttamente alla bottiglia. Tra un sorso e l’altro mi chiede che cosa avessimo fatto in quei due giorni, ridendo mentre glielo descrivo. Dopo una ventina di minuti mia madre entra nella stanza totalmente nuda ed in lacrime e porge il telefono al Ligure. ‘Si la troia si è spogliata ed ha il seno destro già bello martoriato. Ci sarà da divertirsi, sei sicuro di non volere venire?’ Chiude la telefonata e se la ride di gusto guardando mia madre in lacrime. ‘Cosa succede, Troia? In genere sei ...