Marosi 3 - Racconti Erotici

Marosi 3

... la segue; vanno verso i servizi; lei apre la porta del bagno per disabili, lo fa entrare, richiude la porta dietro di lui e lo schiaccia contro la porta; lo sta baciano con un trasporto che quasi non ricordava più; anzi, no; dopo un attimo ritrova di colpo sapori, odori, emozioni amore e passione, quello che nel fondo della memoria e del cuore no s’è mai perso.

Vorrebbe dire qualcosa; ma lei gli ha preso la bocca nella sua e non lo molla, il suo bacio è una ventosa che non perdona; la lingua spazia nella sua bocca e gli provoca brividi che riconosce, il sesso si gonfia allo spasimo; tenta ancora di parlare; lo zittisce con una mano, poi la abbassa ed apre il pantalone, tira fuori l‘uccello e lo afferra a due mani, quasi si impossessasse di un tesoro che sa essere suo; l’eccitazione non gli consente più nemmeno di protestare.

Margie si accoscia sui talloni, porta la bocca all’altezza del sesso e comincia una fellazione che dà a suo marito brividi indimenticati e recuperati nel fondo del cuore che gli fanno vedere le stelle nel soffitto del bagno; sta quasi per godere; lei conosce troppo bene quell’uomo, quel sesso; glielo impedisce strozzandogli i testicoli, come ha fatto per anni; stacca la bocca gli scivola sul corpo fino ad arrivare faccia a faccia.

“Non ti azzardare a godere prima di avermi fatto fare l’amore con mio marito, col suo sesso, col suo cuore, col suo cervello; prendimi adesso, qui, come siamo!”

Sembra un ordine perentorio, ma è una preghiera ...

... accorata; sta piangendo; le solleva la gonna, sposta il perizoma e la penetra, in piedi, faccia a faccia, dal basso in alto; lei solleva un piede contro il muro e si lascia penetrare forse dolorosamente fino alla cervice dell’utero; si muove poco e male, in quella posizione; ma non se ne cura; l’amore gli gonfia tutto, sesso testicoli e cuore; lei urla il suo orgasmo; lui, mentre soffoca in un bacio irripetibile il grido d’amore appassionato, esplode nella vagina uno tsunami di sperma che la inonda, la sferza, le provoca altri, nuovi e insistenti orgasmi.

Continua a tenerlo piantato contro la porta, impossibilitato a fare qualunque movimento; piange e gode, ma non desiste; lui vorrebbe parlare ma lei lo zittisce con una mano, in realtà accarezzandogli la bocca con amore; quando il sesso si sgonfia e scivola via, lo lascia ricomporre; gli accarezza il viso e gli sussurra ‘ti amo’; Rosario non sembra reagire.

“Il tuo compagno è cuckold’ Non l’hai invitato?”

“Io venivo a fare l’amore con l’uomo della mia vita; lui per il momento non c’entrava.”

“Strano, visto che ci vivi insieme e che avete anche fatto un bastardo.”

“Ros, sappi che sono ancora e sempre la donna che ti ama più della sua vita; te l’ho dichiarato che avevo cinque anni; non ho cambiato idea; se ti fa comodo essere un pupazzo cretino e trattarmi da prostituta, accomodati; i tuoi giudizi, in questo stato d’animo, non li ascolto neppure; se e quando deciderai che possiamo parlare da persone civili, la verità ...