L’ Estate – Capitolo 6 – L’ultima festa
Data: 28/01/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autoerotismo
Autore: Godflesh, Fonte: RaccontiMilu
... calore di prima, Sara era improvvisamente vergognosa per quello che era appena accaduto nella roulotte e non spiaccicò parola, percepiva ancora il senso di umido delle mutandine impregnate di sperma. Improvvisamente ebbe paura che qualcuno potesse accorgersene, nonostante pensasse di aver pulito bene. Un sorta di panico si impossessò di lei. Divenne tardi e tutti si salutarono,dandosi appuntamento all’anno successivo. Enzo la salutò con sguardo complice. Sapeva che la ragazza non avrebbe detto nulla a nessuno, sarebbe stato un loro segreto Tornando alla tenda mamma però si accorse di qualcosa, le mamme notano sempre tutto.
“Ma Sara, hai delle macchie sulle cosce e sul sedere. Che hai combinato?” Sara arrossì violentemente, la sborra era colata dalla cosce sui leggings abbassati e ora aveva formato delle macchie modeste, ma evidenti. Mamma si avvicinò a Sara per osservare meglio ma Sara la fermò con decisione. ”Non è niente mamma, devo essermi seduta su una sedia umida o bagnata” le disse, al colmo della vergogna. ...
... ”Poi in tenda dammeli che domani a casa gli do una bella lavata” le disse mamma, sempre premurosa. Sara si intrufolò subito in tenda. Si sfilò i leggings e le mutandine. Al tatto le sentì ancora umide, intrise dello sperma di quell’uomo che appena conosceva. Che mi sta accadendo? Pensò preoccupata. Era preda di strane sensazioni, si rendeva conto di aver travalicato dei limiti che fino a poco prima considerava insuperabili eppure il ricordo di quello che aveva appena fatto era così vivido e inebriante che Sara non riusciva a farsene una ragione. Ripensò all’uomo che le sborrava sul sedere, mentre i suoi eran lì, a pochi metri,una fantasia a cui non aveva mai neanche fatto un pensiero, un’esperienza che fino a pochi giorni prima avrebbe giudicato folle e insensata. Eppure si scoprì ancora eccitata e desiderosa, ed era questa la cosa che più la spaventava. Cercò conforto nella notte, e si addormentò stringendo forte a sé il cuscino. Era chiaro che ancora non sapeva che, dopo quell’estate, nulla sarebbe più stato come prima.