1. L’ Estate – Capitolo 6 – L’ultima festa


    Data: 28/01/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autoerotismo Autore: Godflesh, Fonte: RaccontiMilu

    ... spezzare l’incanto di quella situazione. Per Sara fu quasi un sollievo, aveva quasi paura di quello che si sarebbe lasciata fare senza remore. Sentirono Giulio, dalla piazzola, gridare qualcosa. ”Allora questi stuzzichini? Li state cucinando sul momento?” urlò con voce un po’ impastata dall’alcool. Enzo ebbe la prontezza di rispondere:” Arriviamo subito” preoccupato dal fatto che qualcuno potesse entrare a controllare. L’uomo non poteva rischiare di venire scoperto, sarebbe stato un dramma, perciò decise che era il caso di fare in fretta,anche se non avrebbe finito come avrebbe voluto. Si prese il cazzo in mano e cominciò a farsi una sega. Sara girò la testa di lato e lo guardò. Non disse nulla, gli lasciò fare quello che voleva. Lui appoggiò la cappella all’altezza del buchino del sedere di Sara e ,senza scostare il perizoma, aumentò la velocità della mano. Sara sentiva il rumore della mano dell’uomo che si masturbava, i suoi gemiti di piacere e rimase immobile, attendendo quasi con impazienza quello che sarebbe senz’altro accaduto, il culetto esposto completamente ai piaceri e ai voleri dell’uomo. Enzo continuò a segarsi tenendo Sara ben ferma con la mano sinistra. Pochi attimi dopo l’uomo cominciò a sborrare, troppa l’eccitazione che aveva accumulato nel corso della sera. Sara si vergognò quasi di sé stessa ma non aspettava che quello. Sentì i primi schizzi di sborra ricaderle sulle chiappe, impregnarle le mutandine e colarle sul buchino. L’uomo indirizzò i getti prima ...
    ... sul filetto del perizoma e poi sulle chiappe di Sara. Furono getti intensi , Sara sentì il calore della sborra riempirle il sedere, la sentiva densa colarle dalle chiappe e raggiungerle lentamente le cosce. Si girò curiosa ad osservare gli ultimi schizzi che fuoriuscivano dal cazzo dell’uomo. Con la coda dell’occhi riusci a scorgere parte del suo sederino, ricoperto di quel vischioso liquido bianco. Enzo si svuotò le palle fino all’ultima goccia rimasta, sbattè due-tre volte ancora la cappella sul sedere di Sara e,ansimante, rimase qualche secondo ad osservare il sederino della giovane ricolmo di sperma,uno spettacolo incredibile. Sbrigata quella necessità , si ricompose in fretta mentre Sara cercò di ripulirsi in qualche modo con alcuni fazzolettini, li passò sul sedere e sulle cosce, impregnandoli della sborra calda dell’uomo. I rivoli di sperma le avevano raggiunto quasi le caviglie. Poi si ritirò su i leggins. L’uomo le accarezzò il visino ”Che brava bimba. Ora però portiamo di là gli stuzzichini” le disse, ora sbrigativo, preoccupato che fuori potessero avere sospettato qualcosa. Sara annuì senza aggiungere nulla e,insieme ,uscirono dalla roulotte. ”Oh finalmente” disse entusiasta Giulio “Sara hai aiutato Enzo o te ne sei stata lì a guardare come sempre il tuo cellulare?” le disse il padre. ”No, ho aiutato, papi” rispose Sara, divenendo improvvisamente bordeaux. ”E’ stata bravissima” aggiunse Enzo con un sorriso. Terminarono gli stuzzichini in un clima che aveva perso il ...
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