1. Ci vuole una pompa


    Data: 27/01/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... pure piaciuta!”
    
    “Beh, mi sembra che anche a te è piaciuta, visto quanta ne hai fatta!”, esclamò Evaristo con una punta di sarcasmo nella voce.
    
    Mimmo preferì non rispondere: si dedicò a sbrogliare la catena della bici dell’amico e poco dopo:
    
    “Ecco fatto, - fece riconsegnandogliela – e non dire niente!”, lo minacciò con la faccia truce.
    
    “Non dico niente.”, ridacchiò, l’altro.
    
    Risalirono in sella e presero la via del ritorno, senza scambiarsi neanche una parola.
    
    ***
    
    Si erano lasciati con un leggero senso di imbarazzo, una volta tornati a casa; dopo di che, erano passati diversi giorni e non si erano più sentiti. Evaristo era preso tuttora dall’euforia per essere riuscito a… ci siamo capiti! E continuava a rivivere nella sua immaginazione quell’attimo sublime, ricostruendone i particolari che nello straniamento del momento gli erano sfuggiti. Ma nello stesso tempo era combattuto da un senso di colpa, per aver costretto l’amico a subire qualcosa di estraneo alla sua natura. Cercava di non pensarci, ma il timore di aver compromesso irrimediabilmente la loro amicizia, non gli dava requie.
    
    Perché lo aveva fatto? Perché non aveva tenuto a freno la sua maledetta…
    
    Fu in quel momento che il citofono suonò.
    
    “Chi è?”
    
    “Mimmo”
    
    Il sollievo fu tale, che gli vennero quasi le lacrime agli occhi. Premette il pulsante di apertura, poi spalancò la porta dell’appartamento e aspettò che l’ascensore arrivasse.
    
    “Ciao, Risto.”
    
    Nulla sembrava mutato ...
    ... nell’atteggiamento cordiale e sorridente dell’amico.
    
    “Ciao, Mi’.”
    
    Si strinsero la mano e stavolta Evaristo la sentì più calda… o fu una sua impressione. I soliti convenevoli, i soliti sorrisi, le solite cordialità: ma si sentiva che c’era qualcosa di inespresso nell’aria.: i discorsi erano inconcludenti, gli occhi evitavano il più possibile di incontrarsi.
    
    Fu Mimmo a rompere gli indugi.
    
    “Perché non mi hai mai detto che sei gay?”
    
    “Io non sono gay!”, replicò piccato Evaristo.
    
    “Ah, no? E tu vai in giro a succhiare il pisello alle persone, ma non sei gay?”
    
    “Io non vado in giro a succhiare il pisello alle persone! L’ho succhiato solo a te.”
    
    “Per farti aggiustare la bici, immagino!”
    
    Il tono aspro di Mimmo colpì Evaristo, che rimase un pezzo in silenzio, ad occhi bassi, stringendo fra le mani la lattina di coca.
    
    “No, - disse dopo un po’ con un filo di voce – no, perché volevo farlo… da un pezzo che volevo farlo.”
    
    “Perché?”
    
    E finalmente Evaristo lo guardò negli occhi:
    
    “Perché mi piaci.”
    
    “Ti piaccio? - stavolta fu Mimmo ad essere sorpreso – In che senso, scusa.”
    
    “Beh, in quel senso lì.”
    
    “E perché non me l’hai mai detto?”
    
    “Sarebbe cambiato qualcosa?”
    
    “Sì, mi avresti risparmiato di fare l’idiota chissà quante volte con le mie battute!”
    
    “Come la pompa?”
    
    “Che stronzo! - fece Mimmo, scuotendo la testa con una mezza risata – Credi davvero che sarebbe cambiato qualcosa, se me lo avessi detto?”
    
    Evaristo fece spallucce.
    
    “Non lo so… Come ...