1. Nel riflesso del finestrino


    Data: 24/01/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: AndrejKoymaski, Fonte: Annunci69

    ... risposi.
    
    "In che senso"? chiese lui.
    
    "Beh, visto che ormai mi sono sputtanato a questo punto te lo dico, sei un ragazzo molto carino ma sarebbe meglio se i nostri gusti non ci portassero a voler ricoprire entrambi lo stesso ruolo fra i due protagonisti del film che stavi guardando prima".
    
    "Già, sarebbe un peccato" rispose.
    
    "Tu quale vorresti essere"? gli chiesi.
    
    "In realtà non sono mai stato con un ragazzo" rispose lui, "ma mi eccita l'idea di essere al posto di quello che nel film stava dietro", e tu?
    
    "Anch'io non sono mai stato con un ragazzo" risposi, "ma se intendi farmi la corte sappi che in caso riuscissi a conquistarmi a ne eccita l'idea di stare dall'altra parte".
    
    Ci guardammo un attimo nel viso senza dire nulla, poi lui ruppe il silenzio chiedendomi: "in che senso farti la corte? Vuoi dire che devo rincorrerti per mesi portandoti fiori, offrendoti cene e tutto il resto?"
    
    "Da come mi guardavi il culo prima direi che se me la tirassi un po' farei bene, non trovi"?
    
    Lui rise e subito dopo io mi alzai nuovamente e mi piegai in avanti mostrandomi di nuovo mentre riponevo la dispensa nello zaino, poi mi sedetti e gli dissi: "i vagoni in fondo dovrebbero essere meno affollati, che ne dici se ci spostiamo e ci conosciamo un po' meglio"?
    
    "Volevo chiedertelo io" disse lui, e io gli risposi: "se aspetto te... per fortuna è l'uomo che deve fare il primo passo".
    
    Ci alzammo in piedi ridendo, prendemmo i nostri bagagli poi lui mi fece strada ...
    ... invitandomi a precederlo nel corridoio come un gentiluomo fa con una ragazza, solo che io sapevo benissimo che quel gesto, più che per gentilezza, si fa per guardarle il culo.
    
    Arrivammo all'ultimo vagone ed era deserto, ci accomodammo su due sedili uno difronte all'altro e riprendemmo a parlare, ciò che mi appariva surreale era il fatto che sebbene non assumessi atteggiamenti effeminati, la conversazione fra me e lui era come quella fra un ragazzo e una ragazza e io, con mia sorpresa, mi sentivo a mio agio nella parte.
    
    Tra un complimento e una provocazione lui si alzò, si sedette a fianco a me e mi mise una mano sul una coscia, io mi irrigidii e lui mi chiese se stessi cambiando idea.
    
    "No" gli risposi, "però sai, sono un po' imbarazzato, qua sul treno, davanti a tutti".
    
    "Ma non c'è nessuno" rispose lui.
    
    "E se passa il controllore"?
    
    "Mica ci dobbiamo mettere nudi a fare sesso, anche se mi piacerebbe molto".
    
    "Ah si? e cosa faresti?" gli chiesi malizioso.
    
    "Ti limonerei per un po', poi vorrei che mi succhiassi il cazzo e al momento giusto ti farei mettere in ginocchio sul sedile e ti scoperei selvaggiamente fino a venirti dentro"!
    
    "Ehi"! esclamai io, "come selvaggiamente? guarda che è la prima volta, dovresti essere gentile".
    
    "Maiale"! gli risposi io assumendo l'atteggiamento da ragazza scandalizzata.
    
    "Porta pazienza" mi disse, "ma il treno non mi sembra un ambiente nel quale fare le cose con dolcezza".
    
    "Ci vorrebbe un bel lettone" gli risposi.
    
    "A ...
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