Nel riflesso del finestrino
Data: 24/01/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: AndrejKoymaski, Fonte: Annunci69
Me ne stavo li seduto sul treno, in silenzio guardando fuori dal finestrino quando nel riflesso del vetro notai che il ragazzo seduto di fronte a me, il quale osservava lo schermo dello smartphone che teneva in mano, stava guardando un film porno.
Non sapevo se fargli notare o meno che si vedeva il riflesso nel vetro, ma nel frattempo osservai meglio e feci caso al fatto che il film mostrava una scena gay nella quale un ragazzo ne sodomizzava energicamente un altro.
Osservai le sue mani e vidi che erano davvero grandi, pensai al luogo comune secondo cui la dimensione delle mani di un uomo è proporzionale alle dimensioni del suo membro poi, cercando di immaginare il suo cazzo, mi soffermai sul suo volto e ne trassi la conclusione che era davvero carino.
Pensai a tutte le fantasie che avevo avuto fin'ora sul sesso con un altro maschio e, subito dopo, dissi a me stesso che provare con lui sarebbe stato magnifico.
Ripresi a guardare il video nel riflesso del vetro finché lui si accorse che lo avevo "beccato", sussultò, chiuse il video, mise via il e mi guardò arrossendo, io gli sorrisi e lui ricambiò imbarazzato senza dire nulla.
Passarono alcuni minuti ancora in silenzio durante i quali i nostri sguardi si incrociarono più volte, poi con la scusa di prendere una cosa nello zaino mi alzai, lo appoggiai sul seggiolino, mi tirai su i jeans per mostrare meglio le mie forme e gli voltai le spalle per mostrargli il culo e valutare la sua reazione.
Da piegato in ...
... avanti dandogli le spalle, mentre fingevo di cercare qualcosa nello zaino, guardai nel riflesso del vetro e notai, con piacere, che mi guardava il sedere, poi estrassi una dispensa, posai nuovamente lo zaino sul pavimento del vagone piegandomi bene in avanti, e mi sedetti nuovamente.
Mi misi a leggere e quando alzai per un attimo lo sguardo verso di lui egli indicò il plico che tenevo in mano e mi rivolse la parola chiedendo: "vai anche tu al concorso di domani"?
"Si" gli risposi, "anche tu"?
"Si" rispose lui, "io sono Francesco, piacere"
"Piacere mio" gli risposi presentandomi a mia volta.
Iniziammo a conversare parlando del più e del meno poi, come si finisce spesso a fare fra giovani maschi, lui disse: "mi sa che il concorso non lo supererò, spero almeno che ci sia figa così non sarò andato fin la per niente".
A quel punto, sorprendendo anche me stesso, trovai la sfacciataggine di rispondergli sorridendo: "credevo che non ti interessasse, la figa".
Lui arrossì poi volse lo sguardo verso il basso e visibilmente imbarazzato rispose: "allora hai visto cosa stavo guardando prima, speravo non te ne fossi accordo, sai, io..."
"Non devi mica giustificarti" lo interruppi, poi continuai: "anzi, speravo fossi gay".
"Tu sei gay"? mi chiese mentre il suo viso si illuminava.
"Non lo so, non credo, non mi attribuisco etichette, le ragazze mi piacciono però..."
"Allora sei come me" mi interruppe lui questa volta.
"Beh, spero non esattamente come te" ...