1. Frate martino - 1


    Data: 20/01/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... depose il rastrello, con cui stava radunando lo strame dei cavalli, e zitto zitto si diresse al fienile, strisciò fra i cumuli di fieno e… beh, quello che vide, lo lasciò all’istante senza fiato: il figlio del Barone, il giovane Wolfango, era disteso sulle ginocchia del maestro di stalla, che gli aveva tirato giù le braghe e gli carezzava le chiappette sode, dandogli ogni tanto dei leggeri schiaffetti, che avevano tinto la pelle delicata di un tenue, piacevolissimo rossore. L’uomo, di nome Alterio, un trentenne robusto dalla zazzera arruffata di capelli brunastri, ghignava ad ogni sussulto del ragazzo:
    
    “Ti piace, puttanella… - diceva – ti piace farti lavorare questo bel culetto.”, e carezzava con più voglia le chiappette arrossate, dopo averci assestato una sculacciata più vigorosa.
    
    Martino, in disparte, nascosto dietro un cumulo di fieno, si sentiva rimescolare a quello spettacolo. Era la prima volta che vedeva qualcuno con le braghe calate e la cosa lo intrigava, ma ancor più lo intrigava quello che l’uomo stava facendo e il piacere che il ragazzo mostrava di riceverne.
    
    Un formicolio sempre più intenso cominciò a friccicargli nelle parti basse, sentì che l’uccello gli diventava duro e quasi senza rendersene conto se lo cavò fuori e prese a lisciarselo come aveva imparato a fare già da qualche tempo.
    
    Alterio, intanto, continuava la sua opera con aria sempre più allupata. Adesso aveva allargato le chiappe di Wolfango e rimirava con occhio cupido il tremulo ...
    ... buchetto: ad un tratto ci sputò sopra e con un dito cominciò a spalmarci attorno la saliva, spingendolo sempre più dentro. Il ragazzo sguaiolava agitando le gambe, mentre il dito ruvido, forzando il blocco dello sfintere, affondava nel condotto. Ad un certo punto, Alterio ritrasse il dito e, tenendo il buco ben largo, ci sputò nuovamente sopra, aspettò che il grumo di saliva colasse all’interno e tornò a infilarci il dito.
    
    La maggiore lubrificazione rese stavolta più agevole l’operazione e il ditone calloso del maestro di stalla scomparve interamente, sepolto nella morbida carne. Se non era la prima volta che Wolfango lasciava che qualcuno si trastullasse con le sue chiappette levigate, visto come se l’era goduta mentre l’uomo gliele schiaffettava tra una carezza e l’altra, doveva essere però la prima, senza ombra di dubbio, che violavano la sua intimità, sia pure soltanto con un dito.
    
    La cosa però non dovette turbarlo più di tanto, visto che dopo un primo istante di sbigottimento, o forse di imbarazzo, Wolfango cominciò a dimenare il bacino, quasi per assaporare meglio quella penetrazione. Ghignando lascivamente, Alterio prese allora a muovere il dito avanti e indietro con foga sempre maggiore.
    
    “Prendilo tutto, puttanella… - mormorava con accesa libidine – Ti piace… altroché se ti piace… Ne vuoi ancora, vero? Ne vuoi di più…”, e senza aspettarsi nessuna risposta, che non fossero gli squittii di piacere del ragazzo, ritrasse il dito, sputò ancora nel buco ormai aperto e ci ...
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