Un mondo inesplorato - 2. ritorno alla normalità - Racconti Erotici

Un mondo inesplorato - 2. ritorno alla normalità

... l'amplesso, perdeva rapidamente per lui ogni attrattiva.

Non avrebbe mai saputo però quale sarebbe stato l'epilogo di quella ipnotica attrazione, se realmente il desiderio di avvicinarsi e baciare la vagina sporca e “usata” della moglie avrebbe avuto la meglio sull'ancestrale disgusto di un uomo eterosessuale nei confronti del liquido seminale, proprio o altrui che fosse. Non lo avrebbe mai saputo perché per la moglie era davvero troppo: temendo di avere capito cosa il marito sembrava accingersi a fare, lanciò un urlo di orrore, alzandosi e correndo in bagno per infilarsi nuovamente sotto una doccia ristoratrice, voltandosi a guardarlo divertita un momento prima di chiudere la porta.

Quella sera, a cena con i bambini nel ristorante dell'albergo, ogni accenno a quello che era successo poche ore prima era loro naturalmente precluso. E si dovettero quindi accontentare degli allusivi richiami cui la presenza dei figli imponeva di limitarsi. Laura aveva indossato uno dei vestiti più castigati tra quelli che aveva portato con sé, come se si sentisse in dovere di recuperare, con quella tenuta così scevra da ogni forma di sensualità, gli eccessi esibizionistici del pomeriggio.

Lo aveva fatto anche per una sorta di sfida nei confronti del marito: voleva verificare quale sarebbe stata la sua reazione nel vederla inguainata in un abito che sarebbe stato adeguato per una donna più vecchia di 20 o 30 anni. Giulio, stranamente, non aveva battuto ciglio, solo bloccandosi un istante ...

... nel vederle prendere quel vestito, ma forzandosi a rimanere in silenzio e astenendosi da ogni commento. In effetti stava infatti per obiettare e per suggerirle qualcosa di diverso, ma, per la prima volta, aveva temuto di essere lì lì per scoperchiare un vaso di Pandora, suscitando una reazione che non sapeva se fosse pronto a gestire e sopportare. Stando al comportamento dentro la sauna, quando la moglie aveva deciso di rispondere al suo gioco spogliandosi completamente davanti a quel Marco, chissà cosa avrebbe potuto fare se lui avesse insistito nell'indurla a mostrarsi più generosamente.

Giulio pensò bene quindi di non spingere oltre, almeno per il momento, almeno fin quando non gli sarebbe stato chiaro fino a che punto arrivasse il suo stesso desiderio di vederla esposta agli sguardi concupiscenti di altri uomini.

Adesso, nel vederla parlare con i bambini, bella come solo una madre soddisfatta della propria vita può essere, si era già pentito di non avere detto niente. Le si avvicinò all'orecchio e, parlando piano per non farsi sentire dai bambini, le sussurrò:

“Non riesco a togliermi dagli occhi l'immagine di te che ti liberavi del telo, spogliandoti dentro quella sauna!”

Laura non si fece sfuggire l'occasione per rilanciare e replicò veloce:

“E io, confessione per confessione, non riesco a togliermi dalla mente l'immagine del corpo nudo del mio massaggiatore…”.

La buttò lì come se niente fosse, riprendendo subito a parlare con uno dei figli, ma poi non ...